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libertà di cristiano

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Le Origini e la Partenza di Matteo El Ossi
Giovanni Scandiffio presenta nella rubrica dedicata alle letture il libro che racconta l'esperienza di conversione di Matteo El Ossi dall'Islam al Cristianesimo Le origini e la partenza dall' Islam alla vera Fede Prefazione In questa fase buia del cristianesimo, infiltrato dal relativismo religioso e che finisce per essere islamicamente corretto, in un'epoca in cui la Chiesa è dilaniata dagli scandali finanziari e sessuali che accentuano le annose conflittualità interne di natura ideologica e legate alla gestione del potere, di fronte alla sfida cruciale portata dal radicalismo e dal terrorismo islamico che dilaga sulle altre sponde del Mediterraneo e minaccia …

Ma che democrazia d'Egitto. A crederci è solo Riccardi
(su l'Espresso blog) Il titolo di testa de "L'Osservatore Romano" dato alle stampe nel primo pomeriggio di martedì 27 novembre è inequivoco. In Egitto è in atto una "svolta autoritaria" contro la quale l'opposizione combatte una battaglia disperata.…

"La religione di Allah prevarrà su questa terra"
(icn-news.com) L'Islam è di gran lunga superiore agli Ebrei e ai Cristiani, ai Buddisti come agli Hindù Tempio buddista dissacrato dai Musulmani L'unica (legge) che Allah accetta è l'Islam e chiunque cerca qualsiasi altra (legge) che non sia l'…

I cattolici praticanti spariscono, le chiese diventano moschee
(di Giulio Meotti su Il Foglio del 18-10-2012) L'ultimo caso nella Loira francese. Da Amsterdam a Londra, centinaia di edifici cristiani trasformati in luoghi di culto islamici. L'oriente è pieno di chiese trasformate in moschee, come la Omayyade di Damasco, la Ibn…

Caro Papa, accogli in Vaticano i musulmani convertiti a Gesù
(di Magdi Cristiano Allam su Il Giornale del 15-10-2012). Chiedo al Papa che ha avuto il coraggio di darmi il battesimo, vincendo sia la paura della vendetta islamica sia la resistenza interna alla Chiesa, di accogliermi con una delegazione di musulmani convertiti al cr…

I cattolici perduti di Bosnia «L'Europa ci ha dimenticati, aspettano che moriamo tutti»
(Mara Gergolet su Corriere.it) BANJA LUKA – «Non chiedo molto. Padre, lo dica lei: è vero che non vi ho chiesto molto?». Elemosinare no. Tutto si sopporta, un'unica stanza per vivere, senza acqua e senza bagno («quando piove, vado fuori con l'ombre…

Quando ci siamo persi l'Albania, che da cristiana è diventata musulmana
(di Ardian Ndreca su Tempi del 08-09-2012) Prima che i comunisti ne cancellassero la storia, la sua identità cristiana ed europea si è sempre salvata nel rapporto con l'Occidente. E nella resistenza all'invasore ottomano. Com'è che l'abbiamo svenduta alla Con…

Attacco Bengasi, Magdi Allam: ritratto Libia del dopo liberazione
Magdi Cristiano Allam interviene a SKY tg24 per commentare l'uccisione dell'ambasciatore americano in Libia, J. Christopher Stevens. (more…) …

Primavera araba o inverno mediterraneo?
(di Stefano Nitoglia su Riscossa Cristiana del 26-08-2012) Il 2011 è stato l'anno della cosiddetta "Primavera araba", ovvero delle rivolte scoppiate nell'Africa del Nord e nel Medio Oriente contro i regimi dittatoriali locali. (more…) …

L'Islam cambia marcia e punta sull'Europa
(di Mauro Faverzani su Riscossa Cristiana del 20-08-2012) Per il "Corriere della Sera" l'avvocato Abdelfattah Mourou, uno dei fondatori del partito Ennahdha al potere in Tunisia, rappresenta il volto dell'islam moderato, uno dei paladini della cosiddet…

Londra 2012: La judoka saudita potrà gareggiare (ma con il velo)

Londra (AsiaNews/Agenzie) - La judoka saudita potrà gareggiare nella sua disciplina olimpica, indossando un velo "speciale". Lo hanno annunciato la Saudi National Olympic Committee, l'International Olympic Committee e l'International Judo Federation (Ijf), risolvendo così la disputa che rischiava di non veder salire sul tatami l'atleta. Wojdan AliSeraj Abdulrahim Shaherkani, 16 anni, combatterà il prossimo 3 agosto nella categoria +78kg. Le autorità non hanno ancora rivelato il design che avrà l'hijab versione judo. Negli ultimi giorni, alcune dichiarazioni dell'Ijf hanno rischiato di "impedire" alla ragazza di partecipare alle Olimpiadi. Il presidente dell'Ijf, Marius Vizer, aveva infatti affermato …

Egitto laico, speranza per l'Europa
(di Magdi Cristiano Allam su Il Giornale del 18-06-2012) Dio benedica la Corte Costituzionale che il 14 giugno ha bloccato la sottomissione dell'Egitto alla dittatura islamica, alla vigilia delle elezioni presidenziali svoltisi il 16 e il 17 giugno, ponendo un arg…

Nigeria, nuova croce dell'Occidente
(di Magdi Cristiano Allam su Il Giornale del 11-06-2012) L'ennesima strage di cristiani in Nigeria avviene in un contesto che ci fa toccare con mano che l'Occidente più che essere il bersaglio della feroce aggressione dei fanatici islamici, è vittima di un…

Vent'anni di illusioni sull'islamismo
(di Daniel Pipes su ICN-News del 02/06/2012) Le grandi linee della politica del governo degli Stati Uniti, di ogni altro governo e dell'establishment in generale verso l'islamismo sono state fissate il 2 giugno 1992, quando il vicesegretario di Stato per gli…

4 alleluia
 
14 febbraio 2014 - 10:47. Padre Livio rimuove Roberto de Mattei da Radio Maria. Il 13 febbraio Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, ha chiuso la rubrica "Radici Cristiane" che il prof. Roberto de Mattei conduceva dal 17 febbraio 2010, ogni terzo mercoledì del mese a Radio Maria. La ragione del provvedimento è l'articolo dello stesso de Mattei 2013-2014. Motus in fine velocior apparso su "Corrispondenza Romana" del 12 febbraio. Riportiamo di seguito lo scambio di corrispondenza tra padre Livio e Roberto de Mattei. 13 febbraio 2014 – Padre Livio Fanzaga al prof. Roberto de Mattei. Caro Prof. Roberto De Mattei, ho letto il suo recente articolo " Motus in fine velocior" e ho notato come si stia sempre più accentuando la sua posizione critica nei confronti del Pontificato di Papa Francesco. Ne sono molto dispiaciuto e avrei desiderato che Lei mettesse la sua grande preparazione culturale al servizio del Successore di Pietro. Lei comprende, caro Professore, che la sua posizione è incompatibile con la presenza a Radio Maria la quale prevede, nei suoi Principi guida, l'adesione non solo al Magistero della Chiesa, ma anche il sostegno all'azione pastorale del Sommo Pontefice. Con rincrescimento e per dovere di coscienza, devo sospendere la sua trasmissione mensile, mentre la ringrazio, anche a nome degli ascoltatori, per l'impegno profuso, a titolo di volontariato, alla ricerca delle radici cristiane dell'Europa. Caro Professore, se il suo atteggiamento verso l'attuale Pontificato dovesse cambiare e divenire più positivo, non ci sarebbe nessuna difficoltà che Lei possa riprendere la sua trasmissione. Cordialmente. Padre Livio Fanzaga (Direttore) 13 febbraio 2014 – Roberto de Mattei a padre Livio Fanzaga
Caro padre Livio, Con una e-mail del 13 febbraio Lei mi comunica di aver deciso di sospendere la trasmissione "Radici Cristiane" a Radio Maria perché si starebbe "sempre più accentuando" la mia "posizione critica nei confronti del Pontificato di Papa Francesco". "La sua posizione – mi scrive – è incompatibile con la presenza a Radio Maria la quale prevede, nei suoi Principi guida, l'adesione non solo al Magistero della Chiesa, ma anche il sostegno all'azione pastorale del Sommo Pontefice".
Innanzitutto la ringrazio per l'invito che Lei mi fece, quattro anni fa, a condurre la trasmissione "Radici Cristiane" a Radio Maria. Da allora allo scorso 15 gennaio, ogni terzo mercoledì del mese, ho cercato di svolgere al meglio il compito che mi aveva affidato, sviluppando temi di carattere storico, apologetico, spirituale e morale in difesa della Chiesa e della Civiltà cristiana. La ringrazio anche per avermi pubblicamente difeso quando a causa di alcune trasmissioni fui violentemente attaccato dalla stampa laicista. Tutta la mia attività e il mio apostolato è stato e rimane al servizio della Chiesa e del Romano Pontefice, al quale ho dedicato il mio ultimo volume Vicario di Cristo. Il Papato tra normalità e eccezione. La devozione al Papato costituisce una parte essenziale della mia vita spirituale.
 La dottrina cattolica ci insegna però che il Papa è infallibile solo a determinate condizioni e che può commettere errori, nel campo ad esempio, della politica ecclesiastica, delle scelte strategiche, dell'azione pastorale e perfino del magistero ordinario. In questo caso non è un peccato, ma un dovere di coscienza per un cattolico rimarcarlo, purché lo faccia con tutto il rispetto e l'amore che si deve al Sommo Pontefice. Così fecero i santi, che devono essere il nostro modello di vita.
 La Chiesa lascia questa libertà di critica ai suoi figli e non pecca chi, con la dovuta riverenza, sottolinea le mancanze delle gerarchie ecclesiastiche. Pecca invece chi tace, per viltà o conformismo. Il dramma della Chiesa di oggi sta proprio nella paura dei sacerdoti e dei vescovi, che costituiscono la pars electa della Chiesa, di denunciare la terribile crisi in atto, di risalire alle cause, di proporre rimedi.
 Ho riletto l'articolo che costituisce la ragione del mio allontanamento e non mi sembra che ci sia nulla di irriguardoso nei confronti del regnante Pontefice, ma solo alcune considerazioni di carattere storico più che teologico, mosse da puro amore della Verità. Non ho inoltre esposto le mie preoccupazioni sulla attuale situazione della Chiesa nella mia trasmissione mensile di Radio Maria, ma su un'agenzia di informazioni da me diretta.
 Caro padre Livio, rientra nella sua piena libertà il congedarmi dalla sua emittente, ma sarebbe stato meglio che Lo avesse fatto senza motivazioni, piuttosto che addurre ragioni così deboli e, se mi permette, infondate. Lei non esce bene da questa vicenda e sinceramente me ne dispiace. Il moto degli eventi si fa sempre più veloce e prima o poi il vortice coinvolgerà anche Lei e Radio Maria, costringendola ad assumere, in un senso o nell'altro, posizioni che Lei si illude possano essere schivate. Vengono momenti però in cui bisogna schierarsi. Per quanto mi riguarda continuerò ad esercitare la mia libertà di cristiano per difendere la fede che ho ricevuto con il mio battesimo e che costituisce il mio bene più caro. Che lo Spirito Santo mi aiuti a non cedere mai ad alcuna pressione o lusinga, a non cessare mai di dire la verità e a dirla tanto più forte quanto più grande è il silenzio di chi dovrebbe esserne voce.
Con devoto ossequio.
Roberto de Mattei. 14 febbraio 2014 – padre Livio Fanzaga a Roberto de Mattei
Caro Professore, la ringrazio per la sua pacata risposta. Il suo articolo mi è stato segnalato con preoccupazione da qualche ascoltatore che la segue. Certe decisioni si prendono con sofferenza. E' mia ferma convinzione che la Chiesa, possa uscire dal travaglio odierno seguendo la Madonna e il Papa. Come ci insegna Benedetto XVI, è più che mai l'ora della preghiera.
Con stima Padre Livio ] [ la vera preghiera di queste ore, è la azione! Padre Livio non è stato convincente!

14 alleluia
 
[ tutto l'odio dei farisei anglo-americani, Bildenberg, Illuminati contro, la sopravvivenza di Israele! ] I "Giuristi per la Vita" diffidano il Festival di Sanremo. COMUNICATO STAMPA 9-2014. I Giuristi per la Vita hanno appreso che alla prossima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo prenderà parte il controverso artista Rufus Wainwright, noto, tra l'altro, per l'esecuzione di testi osceni e dissacratori come il celebre "Gay Messiah", in cui si parla del «Messia che risusciterà da un film porno degli anni '70», del «Battista» che «non viene battezzato nello sperma», e di altre allusioni erotiche di natura blasfema. Poiché il predetto testo integra palesemente il reato di offese ad una confessione religiosa mediante il vilipendio di persone, previsto e punito dall'art.403 del Codice Penale, i Giuristi per la Vita ricordano che ai sensi dell'art. 25, primo comma, del Regolamento del Festival «gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi». Gli stessi Giuristi per la Vita ricordano, altresì, che gli organizzatori del Festival, ed in particolare la Direzione Artistica, il Comitato di Controllo e la Commissione Musicale, sono tenuti a vigilare e controllare il puntuale rispetto della citata norma regolamentare, anche in considerazione della sensibilità religiosa di milioni di telespettatori e della natura di servizio pubblico che riveste la rete emittente.
Per questo, i Giuristi per la Vita: 1) invitano gli organizzatori del Festival, ed in particolare la Direzione Artistica, il Comitato di Controllo e la Commissione Musicale, ad esaminare attentamente il testo dei brani che gli artisti – ed in particolare il predetto cantante Rufus Wainwright – eseguiranno, vigilando affinché negli stessi testi non si ravvisi alcun contenuto osceno o dissacratorio, in violazione di quanto disposto dal citato art. 25 del Regolamento. 2) diffidano gli organizzatori del Festival, ed in particolare la Direzione Artistica, il Comitato di Controllo e la Commissione Musicale, dall'autorizzare o consentire che il cantante Rufus Wainwright si esibisca utilizzando il controverso brano intitolato "Gay Messiah", o altro brano dall'identico contenuto osceno e dissacratorio; 3) avvertono che, in difetto, agiranno giudizialmente contro tutti i responsabili, sia in sede civile (anche attraverso class action, azioni risarcitorie ed ogni altra iniziativa ritenuta utile), sia in sede penale, mediante denuncia alla competente Procura della Repubblica. IL PRESIDENTE. Avv. Gianfranco Amato

18 alleluia
 
[ il nuovo nazismo omosessualista della UE. la violazione della libetà di coscienza sotto egida ONU ] "Mi denuncio: sono omofobo e pronto ad andare in galera" [ tutto il male, che, i comunisti Bildenberg hanno voluto fare alla civiltà ebraico cristiana, nasce, dalla menzogna di affermare, che, i rapporti, contro, natura, sono rapporti naturali! ] ("Il Giornale" del 16/02/2014) Gli alunni devono portarsi da casa la carta igienica perché mancano i soldi, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso l'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), ha deciso che fosse prioritario fornire alle scuole di ogni ordine e grado «gli strumenti per approfondire le varie tematiche legate all'omosessualità». Primo strumento: «I rapporti sessuali omosessuali sono naturali? Sì». Purtroppo però «un pregiudizio diffuso nei Paesi di natura fortemente religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini». Quindi i signori docenti sono invitati a porre agli allievi un'altra domanda: «I rapporti sessuali eterosessuali sono naturali?». Secondo strumento: «Nell'elaborazione di compiti, inventare situazioni che facciano riferimento a una varietà di strutture familiari ed espressioni di genere. Per esempio: "Rosa e i suoi papà hanno comprato tre lattine di tè freddo al bar. Se ogni lattina costa 2 euro, quanto hanno speso?"». L'obiettivo è che maestre e professori possano «essi stessi diventare "educatori dell'omofobia"». A Palazzo Chigi, già poco ferrati nell'aritmetica dei conti pubblici, devono essere assai scarsi anche in italiano. C'è scritto questo e molto altro nei tre opuscoli intitolati Educare alla diversità a scuola commissionati dal Dipartimento per le Pari opportunità all'Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale, con sedi a Roma e Caserta, destinati alle scuole primarie e secondarie per dare concreta attuazione alla Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Quando Gianfranco Amato, 52 anni, avvocato di Varese, ha letto le linee guida che il governo intende perseguire nel triennio 2013-2015 sotto l'egida del Consiglio d'Europa, non credeva ai propri occhi. Non solo perché la gestione del progetto risulta affidata al Gruppo nazionale di lavoro Lgbt (acronimo di lesbiche, gay, bisessuali e transgender), «formato da 29 associazioni tutte e solo di quella sponda, come Arcigay, Arcilesbica e Movimento identità transessuale», ma anche perché ha scoperto che in Italia è stata creata a sua insaputa una forza speciale per mettere in riga gli omofobi: «Si chiama Oscad, cioè Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, ed è composto da polizia e carabinieri. La sigla ricorda l'Ovra fascista. Ormai siamo a uno zelo da far invidia al Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda di quel malefico genio dell'indottrinamento di Stato che fu Joseph Goebbels». Ecco perché l'avvocato Amato ha notificato un atto di diffida stragiudiziale al Dipartimento delle Pari opportunità, all'Unar, al ministero dell'Istruzione e ai 122 Uffici scolastici regionali e provinciali. «Guai a loro se adotteranno atti o provvedimenti che diano seguito alla Strategia nazionale del governo. Quell'arbitrario documento dev'essere solo annullato». Il legale non ha agito a titolo personale, bensì come presidente dei Giuristi per la vita, un'associazione che ha sede a Roma. Ne fanno parte una quarantina di cultori delle scienze giuridiche, fra cui magistrati come Francesco Mario Agnoli, presidente aggiunto onorario della Cassazione, e Giacomo Rocchi, consigliere della prima sezione penale della medesima Corte suprema.
«Non c'interessa il dialogo sui massimi sistemi, siamo una task force operativa molto agguerrita», spiega Amato, sposato, tre figli, rappresentante per l'Italia di Advocates international e collaboratore dell'Alliance defense fund, formata da legali che si occupano di cause riguardanti la libertà religiosa e la bioetica. «Ci autofinanziamo per offrire patrocinio gratuito a docenti e medici nei guai con la giustizia per motivi di coscienza». Le maestre finiscono in tribunale? «Agli italiani è sfuggito che il 19 settembre la Camera ha approvato il disegno legislativo promosso da Ivan Scalfarotto, deputato del Pd, gay dichiarato. Presto andrà in aula al Senato e diventerà legge dello Stato. Quando ne ho illustrato i contenuti a un amico imprenditore e a sua moglie, non volevano crederci: "Tu esageri sempre". Allora ho capito come si arrivò ai campi di sterminio: grazie all'ignoranza dei tedeschi. Tant'è che mi sono sentito in obbligo di scriverci un libro, Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida, edito da Fede & Cultura, che sta andando a ruba con il passaparola».
Legge liberticida? «Hanno inventato l'emergenza omofobia per avviare una persecuzione contro chi non la pensa come loro. Il Pew research center di Washington, presieduto da Allan Murray, ex vicedirettore del Wall Street Journal, ha pubblicato uno studio mondiale sull'atteggiamento verso l'omosessualità. L'Italia è fra le 10 nazioni più amichevoli con i gay, per i quali il 74 per cento della popolazione non prova alcuna ostilità. Siamo appena un gradino sotto la civilissima Gran Bretagna. Ma poi, scusi, servono le statistiche? Puglia e Sicilia non hanno forse eletto due governatori omosessuali?». Allora perché è stata varata la Strategia nazionale contro l'omofobia?
«Me lo dica lei. Il piano del governo prevede corsi di formazione obbligatoria sui diritti Lgbt non solo per docenti e alunni ma anche per bidelli e personale di segreteria. E che cosa vorrà dire l'impegno a "favorire l'empowerment delle persone Lgbt nelle scuole"? E il "diversity management per i docenti"? Lo chiedo ai cattolici che siedono nel governo, come Gabriele Toccafondi, sottosegretario all'Istruzione, e Maurizio Lupi e Mario Mauro, ministri ciellini». A che serve l'Oscad? «Già, a che serve una sorta di polizia speciale? A me risulta, proprio dai dati dell'Oscad, che dal 2010 a oggi siano pervenute appena 83 segnalazioni per offese, aggressioni, lesioni, danneggiamenti, minacce e suicidi relativi all'orientamento sessuale. Una media di 28 casi l'anno, 1 ogni 2 milioni di abitanti. E questa sarebbe un'emergenza nazionale?».
Stando agli opuscoli dell'Unar, gli insegnanti delle scuole sono tenuti a «non usare analogie che facciano riferimento a una prospettiva eteronormativa» giacché «tale punto di vista può tradursi nell'assunzione che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà». «Sposare una donna: inaudito! Aveva visto giusto Gilbert Chesterton: spade dovranno essere sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate e che 2 più 2 fa 4. Siamo giunti a un livello tale di relativismo da far impazzire la ragione. Non si riconosce più la natura. È la teoria del gender: i ragazzi non sono maschi o femmine per un dato biologico, ma a seconda di come sentono di essere».
Insegnare che «maschio e femmina Dio li creò», come sta scritto nella Bibbia, diventerà reato?
«La strada è quella, tracciata dall'Unar nelle Linee guida per un'informazione rispettosa delle persone Lgbt, dove i credenti vengono biasimati perché descrivono "le unioni tra persone dello stesso sesso come una minaccia alla famiglia tradizionale, come contro natura e come sterili, infeconde". Nei libretti destinati ai maestri, l'Unar denuncia che "il grado di religiosità" è "da tenere in considerazione nel delineare il ritratto di un individuo omofobo" e che "maggiore risulta il grado di cieca credenza nei precetti religiosi, maggiore sarà la probabilità che un individuo abbia un'attitudine omofoba". Ed emette la condanna finale: "Per essere più chiari, vi è un modello omofobo di tipo religioso, che considera l'omosessualità un peccato"».
Perché la Presidenza del Consiglio ha affidato tutte le pubblicazioni dell'Unar all'Istituto A.T. Beck?
«È quello che stiamo cercando di scoprire. C'è stata una regolare gara d'appalto? Chi vi ha partecipato? Al vincitore quanti soldi sono andati? Quali competenze ha questo istituto? Perché il Dipartimento delle Pari opportunità ne ha sposato in toto le tesi come se fossero le uniche possibili? Si saranno accorti, a Palazzo Chigi, che nelle linee-guida per i licei viene assegnato il compitino di aritmetica antiomofobico di Rosa che compra tre lattine di tè con i suoi papà, copiato pari pari dal fascicolo per la scuola primaria? Non molto scientifico, come lavoro».
Di Antonella Montano, direttrice dell'Istituto A.T. Beck, che cosa può dirmi?
«Poco. Se non che il suo libro Mogli, amanti, madri lesbiche è stato presentato da Paola Concia, l'ex deputata del Pd firmataria di un progetto di legge contro l'omofobia bocciato dal Parlamento».
In compenso è passato quello del collega Scalfarotto.
«Testo inutile e pericoloso. Già l'articolo 3 della Costituzione sancisce che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso". Non possono esservi cittadini più uguali di altri, come certi animali della Fattoria di George Orwell. Per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico s'introduce un reato senza definirne il presupposto. Che cos'è l'omofobia? Non esiste una definizione scientifica, né leggi o sentenze che lo stabiliscano. Poiché non è una malattia riconosciuta dall'Oms, come la claustrofobia o l'agorafobia, verrà lasciata alla libera interpretazione dei magistrati. Tipico degli Stati totalitari. Mi ricorda il reato di "attività antisocialista" nell'Urss: nessuno sapeva in che cosa consistesse, però ti faceva finire nei gulag». Non starà davvero esagerando? «In uno Stato liberale il cittadino sa preventivamente quali saranno le conseguenze dei suoi comportamenti. Il nostro diritto penale sanziona i fatti, non i motivi. Io rubo? Viene punito il furto. Che abbia rubato per fame – ecco un motivo – può servire al massimo per graduare la pena. Invece la legge Scalfarotto punisce i motivi. E crea una categoria privilegiata di soggetti che diventano meritevoli di tutela giuridica per il solo fatto di avere un certo orientamento sessuale». Ho capito: la legge non le piace. «Passato il principio secondo cui una categoria è stata discriminata, lo Stato dovrà dotarsi di sistemi riparativi e compensativi. È già successo con gli afroamericani negli Usa. Arriveremo alle quote viola, su calco di quelle rosa. Chi si dichiara gay avrà diritto a un posto di lavoro e a un alloggio. Non avendo il giudice strumenti per accertare l'omosessualità, basterà un'autocertificazione». La legge Scalfarotto non lo prevede. «La legge Scalfarotto non prevede nulla, qui sta l'inganno più subdolo. Punisce l'omofobia in base a un'altra legge, la Reale-Mancino, che fu promulgata per combattere l'ideologia nazifascista, il razzismo, l'antisemitismo. Con i gay parificati ai neri e agli ebrei, dire che un uomo non può sposare un altro uomo equivarrà a dire che va impedito il matrimonio fra l'uomo bianco e la donna nera». Conseguenze penali? «Terribili. Per una dichiarazione omofoba la legge mi punisce con 1 anno e 6 mesi di reclusione. Che diventano 4 anni se la faccio come associazione e addirittura 6 se ho una carica direttiva nella medesima. Con l'obbligo per lo Stato di procedere d'ufficio anche nel caso in cui il gay che ho offeso decidesse di perdonarmi o di ritirare la querela per evitare lo strepitus fori, cioè la pubblicità negativa». Papa, vescovi e preti sono candidati alla galera, visto che il catechismo, al paragrafo 2.357, presenta le relazioni gay «come gravi depravazioni», dichiara che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati» e «contrari alla legge naturale» perché «precludono il dono della vita», decretando che «in nessun caso possono essere approvati». «Sta già accadendo a tanti cristiani in giro per l'Europa. Tony Miano, 49 anni, statunitense, ex vicesceriffo della contea di Los Angeles che oggi fa il predicatore di strada, è stato arrestato lo scorso 1° luglio a Wimbledon, in Inghilterra, perché commentava davanti a un centro commerciale il capitolo 4 della prima Lettera ai Tessalonicesi di San Paolo, quella che invita ad astenersi dall'impudicizia. Ho letto il verbale dell'interrogatorio: allucinante, sembra un resoconto tratto dagli Acta Martyrum. E per fortuna che il poveretto non aveva osato proclamare in pubblico la prima Lettera ai Corinti, quella in cui San Paolo dice che "né effeminati, né sodomiti erediteranno il regno di Dio"». Come presidente dei Giuristi per la vita, passerà 6 anni in cella anche lei. «Se essere omofobo significa considerare l'omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa, allora mi autodenuncio: dichiaro pubblicamente e con orgoglio ai funzionari dell'Unar di essere un omofobo. Mandino nel mio studio gli agenti dell'Oscad ad arrestarmi. Li aspetto». ("Il Giornale" del 16/02/2014)

26 alleluia
 
Al Festival di Sanremo va in scena il Cristo omosessuale, [ profanazione, e, sacrilegio dei massoni bildenberg, ONU, NATO, USA: la vergogna! gli anticristo, che, non hanno nessun diritto, di governare i popoli europei! ] Il palcoscenico del "Festival della canzone italiana", da vetrina promozionale dell'omosessualità, rischia di divenire teatro di un'esibizione blasfema e offensiva nei confronti di Gesù Cristo per opera di un cantante dichiaratamente omosessuale. Anche quest'anno, infatti, la storica kermesse musicale, condotta sempre dal duo Fazio-Letizzetto e giunta alla sua 64esima edizione, sarà strumentalizzata in chiave ideologica. Ma se la scorsa edizione ci si era limitati ad un semplice spot anti omofobia con il siparietto muto di una coppia gay che raccontava, attraverso cartelli, la propria storia d'amore annunciando la loro partenza "forzata" alla volta di New York per coronare il loro sogno di unirsi in matrimonio, quest'anno si è andati ben oltre, invitando come ospite internazionale, per la serata del 19 febbraio, il cantante canadese, fino ad oggi ignoto al grande pubblico, Rufus Wainwright. Quest'ultimo, definito da Elton John come "il più grande songwriter sul pianeta", è conosciuto, soprattutto, per l'esecuzione di testi osceni e dissacratori come il celebre "Gay Messiah", che annuncia la venuta di un messia omosessuale"che risusciterà da un film porno degli anni '70", il "Battista", che mescola battesimo e sperma e altre testi contenenti allusioni erotiche di natura blasfema. Le immagini di lui travestito da Cristo in croce sul palco sono sufficientemente eloquenti e dicono più di tante parole. Wainwright, apertamente gay, ha sposato nel 2012 a New York il compagno Jorn Weisbrodt dopo che la coppia nel febbraio 2011 aveva annunciato la nascita della loro figlia Viva Katherine grazie all'utero in affitto di Lorca Cohen, figlia del noto cantautore canadese Leonard Cohen. La diffusione della notizia sulla presenza blasfema del musicista canadese ha suscitato l'immediata protesta e indignazione di tanti cattolici ma anche di numerosi laici che, con saggezza e onestà intellettuale, riconoscono nelle performances di Wainwright un'offesa gratuita e inaccettabile ai sentimenti religiosi di tanti telespettatori italiani costretti a sorbirsi tale provocatorio e offensivo spettacolo sulla più importante emittente televisiva nazionale. L'associazione "Giuristi per la Vita" ha ufficialmente diffidato gli organizzatori del Festival sottolineando come i testi dello pseudo artista canadese contengano «palesemente il reato di offese ad una confessione religiosa mediante il vilipendio di persone, previsto e punito dall'art.403 del Codice Penale». Ricordando, inoltre, come sia lo stesso "Regolamento del Festival" a prevedere, ai sensi dell'art. 25, primo comma che «gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi». A tale proposito, invitano la Direzione Artistica, il Comitato di Controllo e la Commissione Musicale «a vigilare e controllare il puntuale rispetto della citata norma regolamentare, anche in considerazione della sensibilità religiosa di milioni di telespettatori e della natura di servizio pubblico che riveste la rete emittente».
Ci auguriamo che il presidente della "Rai" Tarantola ed il direttore generale Gubitosi intervengono al più presto per sospendere tale blasfema esibizione pagata con i soldi pubblici dei cittadini italiani e invitiamo Rufus Wainwright ha incentrare le sue prossime provocatorie esibizioni "artistiche" sulla religione islamica. (L.G.)

29 alleluia
 
19 febbraio 2014. [ tutti gli anticristo della UE, ONu, ed il bigottismo, sessuofobico, della Chiesa Cattolica, che, si ostina ad essere il nemico della LEGGE NATURALE, per non concedere, a suo danno, il matrimonio ai preti! ] La strategia ideologica globale delle istituzioni internazionali. (di Lupo Glori) Se qualcuno aveva qualche dubbio sul carattere ideologico delle istituzioni internazionali dopo le ultime inequivocabili stoccate messe a segno da quest'ultime si dovrà ricredere. L'approvazione del "rapporto Lunacek" lo scorso 4 febbraio da parte del Parlamento europeo e, con un tempismo sintomatico, l'atto d'accusa dell'ONU nei confronti della Santa Sede per l'abuso sui minori, gettano definitivamente la maschera mostrando, se ce n'era bisogno, il volto ideologico e anti cattolico dei poteri forti internazionali. L'approvazione, alcuni mesi fa, da parte di un'altra delle istituzioni più rappresentative, l'"Organizzazione Mondiale della Sanità" (OMS), del documento sugli Standard per l'educazione sessuale per la pianificazione e l'attuazione di politiche di promozione della salute sessuale e riproduttiva non era stato che la prima avvisaglia di una decisa e pianificata strategia globale finalizzata a promuovere ed calare dall'alto i propri perversi progetti politici. Non è difficile individuare il filo ideologico che accomuna questi tre atti che seppur emanati da entità distinte si propongono il medesimo fine: il sovvertimento dell'ordine naturale e cristiano. Il rapporto ONU contro la Santa Sede sulla questione degli abusi dei minori sembra essere un pretesto per un attacco frontale e più generale rivolto alla Chiesa cattolica e a tutto ciò che essa rappresenta. Le istituzioni internazionali pretendono tappare la bocca all'ultimo e indomito baluardo contro l'attuale dilagante relativismo morale, arrivando ad esigere che rinunci a proclamare la propria millenaria dottrina in campo sociale mettendo la propria autorità al servizio dei loro folli piani ideologici. Nel durissimo atto di accusa in sedici pagine la "Commissione Onu per i diritti dei minori" esorta infatti la Chiesa a «fare pieno uso della sua autorità morale per condannare tutte le forme di molestia, discriminazione o violenza contro bambini sulla base del loro orientamento sessuale o l'orientamento sessuale dei loro genitori e a sostenere gli sforzi a livello internazionale per la depenalizzazione dell'omosessualità».
Il rapporto ONU, al punto 53, riprende la Santa Sede anche sul tema dell'aborto. Il Comitato, infatti, «esprime la sua più profonda preoccupazione per il caso di una bambina di 9 anni in Brasile che nel 2009 dovette fare un intervento di aborto salva-vita dopo essere stata stuprata dal suo padre putativo, la cui madre come il dottore che praticò l'aborto furono sanzionati (sic) dal vescovo di Pernambuco, una sanzione che è stata poi approvata dal capo della Congregazione dei Vescovi della Chiesa cattolica». Al punto 55, la Sede Apostolica, viene addirittura esortata a mettere mano al proprio Codice di diritto canonico dichiarando come essa debba «rivedere la sua posizione sull'aborto che pone ovvi rischi sulla vita e la salute delle ragazze incinte e di emendare il canone 1398 relativo all'aborto con una visione che identifichi le circostanze sotto cui l'accesso ai servizi di aborto può essere permesso». Non manca nel documento ONU un esplicito riferimento alla promozione della teoria del gender sulla quale la Chiesa cattolica viene strigliata per le proprie anacronistiche posizioni, leggiamo infatti: «la Santa Sede continua a porre enfasi sulla promozione della complementarietà e dell'eguaglianza in dignità, due concetti che differiscono dall'eguaglianza per legge e per pratica delineata nell'articolo 2 della Convenzione e che sono spesso usati per giustificare legislazioni e politiche discriminatorie». A tale proposito la Commissione «chiede alla Santa Sede di prendere misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole cattoliche tutti gli stereotipi sul gender che possono limitare lo sviluppo dei talenti e delle abilità di ragazzi e ragazze e minano le loro opportunità educative e di vita». L'ideologia del gender è anche alla base del Rapporto Lunacek, testo che si propone di dettare le linee guida europee in materia di promozione dei diritti LGBTI chiedendo l'adozione nell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea degli ideologici "Principi di Yogyakarta" e l'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La relazione Lunacek, dal nome della sua relatrice Ulrike Lunacek, eurodeputata austriaca lesbica, Co-Presidente dell'Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo, chiede, inoltre, agli Stati europei di adottare misure penali per combattere l'omofobia esortandogli ad «astenersi dall'adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all'orientamento sessuale e all'identità di genere e riesaminare quelle già in vigore». L'educazione alla diversità di genere dovrà essere effettuata attraverso appositi corsi formativi da promuovere negli gli istituti scolastici e, in generale, a tutti i livelli attraverso «lo scambio di buone prassi tra gli Stati membri per quanto riguarda la formazione e l'istruzione delle forze di polizia, della magistratura inquirente, dei giudici e degli operatori dei servizi di assistenza alle vittime». Tali documenti, seppur non vincolanti per gli Stati membri, rivestono un ruolo decisivo per la loro capacità di influenzare i programmi socio-politici dei singoli paesi UE e costituiscono i testi di riferimento a cui si appelleranno in futuro le associazioni LGBTI impegnate nella promozione dei diritti omosessuali.
Essi esprimono, inoltre, palesemente la linea ideologica dell'Unione Europea che dettando i principi ispiratori delle politiche nazionali degli Stati membri si rende protagonista di un evidente e curioso paradosso: da un lato chiede alla Chiesa Cattolica di abdicare dal suo "ruolo morale" rinunciando ad affermare verità e principi assoluti in nome di una malintesa tolleranza e di un ambiguo principio di non discriminazione; dall'altro arroga a sé tale autorità morale pretendendo di imporre come unici principi assoluti e universali, questi sì "non negoziabili", quelli sanciti arbitrariamente dalle lobby internazionali. (Lupo Glori)

33 alleluia
 
Inaugurato a Ferrara il nuovo "Centro Culturale Islamico" [ tutto il nazismo della LEGA ARABA, senza reciprocità, e sotto eida ONU ]. Sabato 15 febbraio nel quartiere multiculturale del GAD, in via Oroboni 10, è stato inaugurato il nuovo Centro Culturale Islamico di Ferrara, voluto in prima persona dall'Associazione Pakistani Ferraresi attiva da oltre un anno in città con diversi progetti in ambito sportivo, educativo, religioso e culturale. L'obiettivo del centro, come riporta Francesca Mascellani sul sito www.listonemag.it, è "prima di tutto quello dell'integrazione, un luogo al quale chiunque si può avvicinare per conoscere la cultura pakistana, la religione islamica, le attività che vi si svolgono". All'inaugurazione non hanno preso parte né donne né bambini della comunità islamica in quanto partecipanti non "graditi" secondo le loro tradizioni ad un evento del genere. Come scrive sempre Francesca Mascellani, «il centro è già frequentato da alcune settimane da oltre 100 fedeli, il 90% dei quali appartenenti alla comunità pakistana di Ferrara, comunità che conta circa 200 persone. Svolgono a Ferrara, da oltre 10 anni, attività imprenditoriali prevalentemente nel settore alimentare, kebabberie, negozi alimentari, macellerie, molti lavorano nel bolognese».
Il nuovo centro islamico non ha ancora un suo Imam, tuttavia, nella comunità ferrarese ci sono diverse persone, che pur non avendo il ruolo ufficiale di Imam, sono state riconosciute dai fedeli come guide spirituali. Le preghiere sono recitate rigorosamente in arabo secondo quanto prescritto dal sacro Corano, mentre l'urdu (la lingua ufficiale pakistana) e l'italiano sono la seconda e terza lingua.
Alcuni ragazzi pakistani intervistati dalla Mascellani spiegano come «per un musulmano non è difficile vivere in Italia, perché la cultura italiana, come tutta quella occidentale, non è incompatibile con l'Islam. I problemi di integrazione nascono da differenze culturali, non da questioni religiose». Gli si potrebbe rispondere che, al contrario, per un cristiano è impossibile vivere liberamente il proprio credo religioso nei paesi islamici e che purtroppo luoghi come il centro islamico appena inaugurato, lungi dall'essere spazi culturali di integrazione quanto piuttosto centri di propaganda islamica, corrono il rischio di ghettizzare ed isolare ancora di più culture profondamente diverse nelle quali l'aspetto religioso gioca, storicamente, un ruolo fondamentale. (L.G.)

36 alleluia
 
[ ecco, perché, i gay bildenberg, Spa, FMI, odiano la Svizzera! ] In Svizzera si voterà sull'educazione sessuale a scuola. In Svizzera, lo scorso 30 gennaio la Cancelleria federale ha riconosciuto come valide le 110.040 firme giunte attraverso l'iniziativa popolare, "Protezione dalla sessualizzazione nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare", lanciata il 17 aprile 2012 da un comitato trasversale formato da madri di famiglia, professionisti e politici di diversi schieramenti e rilanciata il 19 giugno dello stesso anno, dopo essere stata interrotta per uno scandalo interno al gruppo promotore. Questo il testo dell'iniziativa che prevede precise modifiche alla Costituzione federale a tutela della libertà all'educazione dei propri bambini da parte dei genitori: «L'educazione sessuale spetta ai genitori; Lezioni volte a prevenire gli abusi su minori possono essere impartite a cominciare dalla scuola dell'infanzia. Tali lezioni non contemplano elementi di educazione sessuale; Lezioni facoltative di educazione sessuale possono essere impartite dagli insegnanti di classe a fanciulli e adolescenti che hanno compiuto il nono anno di età.; Lezioni obbligatorie destinate alla trasmissione di informazioni sulla riproduzione e sullo sviluppo umani possono essere impartite dagli insegnanti di biologia a fanciulli e adolescenti che hanno compiuto il dodicesimo anno di età.; I fanciulli e gli adolescenti non possono essere costretti a seguire lezioni di educazione sessuale che oltrepassano i limiti anzidetti.».
La raccolta di firme è partita da alcuni genitori indignati dopo l'avvio, nell'anno scolastico 2011/12, di un progetto sperimentale, finalizzato a colmare le lacune dei giovani allievi in materia di conoscenze sessuali, che ha coinvolto 30 scuole dell'infanzia ed elementari del semicantone di Basilea-città per volere del Dipartimento (ministero) basilese della Pubblica educazione – in collaborazione con il "Centro di competenza educazione sessuale a scuola" di Lucerna. Lo sconcerto e la preoccupazione dei genitori basilesi ha fatto si che in breve tempo la notizia si diffondesse in tutto il paese. Christoph Eymann, ministro dell'istruzione a Basilea e membro del Partito democratico liberale si è visto recapitare in pochissimo tempo più di 3000 lettere di protesta ed è stato costretto ad approfondire la questione. Il raggiungimento della quota necessaria di 100mila firme – raccolte in tutta la Svizzera – dimostra la capacità delle iniziative popolari di fare pressione in maniera efficace contro "cattive leggi" imposte per via politiche e burocratiche e costringe ora il corpo elettorale elvetico a pronunciarsi ufficialmente sul discusso progetto. (L.G.)

38 alleluia
 
[ la distruzione di Montecassino e della sua Abazia, fu una pugnalata che anglo-americani massoni rabbini Illuminati, hanno voluto fare, gratuitamente, per distruggere, la Biblioteca, e il patrimonio culturale, coè, distruggere le prove dei loro crimini, e poter distruggere, oggi, Israele. Perché, un popolo senza memoria, e senza sovranità monetaria, diventa, un popolo schivo! ] [Oscar Mondadori] Luciano Garibaldi, gli eroi di Montecassino! (Gianandrea de Antonellis) Il 18 maggio 2014 segnerà il settantesimo anniversario della storica battaglia di Montecassino, che determinò la sconfitta della Wehrmacht tedesca, lo sfondamento della Linea Gustav e l'avanzata degli Alleati, senza più ostacoli insormontabili, verso la liberazione di Roma. La Mondadori ha anticipato i tempi pubblicando, nella collana Oscar Storia, il nuovo libro di Luciano Garibaldi Gli eroi di Montecassino. Storia dei polacchi che liberarono l'Italia (176 pagine, 11 euro). È una ricostruzione storica dell'evento fondamentale della campagna d'Italia 1943-45 ‒ appunto la battaglia di Montecassino che determinò il crollo della Linea Gustav – fortemente incentrata sull'ispirazione cattolica che muoveva i volontari polacchi guidati dal generale Wladyslaw Anders. Quasi centomila ufficiali e soldati polacchi, presi prigionieri dal russi all'atto dell'invasione tedesco-sovietica della Polonia nel settembre 1939 (l'avvenimento che scatenò la Seconda Guerra Mondiale), ebbero la possibilità di tornare a combattere dopo che, il 22 giugno 1941, Hitler invase l'Unione Sovietica (Operazione Barbarossa). Dai Gulag dove erano stati rinchiusi dai sovietici, raggiunsero, dopo trasferimenti allucinanti, il Medio Oriente e qui, sotto la supervisione britannica, si formò il 2° Corpo d'Armata polacco, che venne inserito nell'Ottava Armata alleata impegnata sul fronte italiano. La prima, grande vittoria dei polacchi di Anders fu la battaglia di Montecassino, portata a termine il 18 maggio 1944 al prezzo di quasi mille vite umane e più di duemila feriti. I tedeschi si erano installati tra le rovine della storica abbazia benedettina, distrutta da un micidiale quanto assurdo bombardamento anglo-americano. Da qui, con i loro cannoni a lunga gittata, impedivano agli Alleati di avanzare verso Roma. Per ben quattro mesi, soldati di ogni nazionalità avevano tentato invano la conquista della vetta, lasciando sul campo decine di migliaia di morti. Finché arrivò il turno dei polacchi e, con essi, arrivò la vittoria. Fu soltanto l'inizio di una serie di successi militari concretatisi con la liberazione delle Marche, dell'Emilia-Romagna e, infine, di Bologna, espugnata il 21 aprile 1945. La componente cattolica del carattere e della formazione del 2° Corpo d'Armata ebbe una straordinaria rilevanza durante tutte le operazioni belliche in Italia. Per la prima volta, dopo le terribili esperienze in URSS, e dopo i trasferimenti e le esercitazioni in Iran, Irak, Palestina ed Egitto, i soldati polacchi si trovavano a vivere e ad esercitare la loro missione in un Paese cattolico. Questa circostanza agevolò l'opera dei cappellani militari che strinsero rapporti di amicizia e solidarietà con il clero italiano e la popolazione civile. I cappellani militari polacchi, coordinati da una figura eccezionale, il vescovo Jozef Gawlina, si prodigarono sempre in soccorso e conforto sia dei soldati feriti sia della popolazione civile. In particolare, tre le direttive impartite da monsignor Gawlina: tenere alto il morale dei feriti, dare il conforto religioso ai moribondi, far sentire il proprio affetto alla popolazione italiana.
Durante tutto il suo pontificato, il Beato Giovanni Paolo II fu sempre vicino ai suoi compatrioti caduti per l'Italia. Ancora arcivescovo di Cracovia, il cardinale Karol Wojtyla visitò il cimitero di guerra polacco vicino al santuario di Loreto, soffermandovisi a lungo in preghiera. Mancavano pochi mesi alla sua elezione al soglio pontificio, avvenuta il 16 ottobre 1978. E l'ultimo viaggio prima di morire lo fece proprio a Loreto, nel settembre 2004, in occasione del convegno nazionale dell'Azione Cattolica. Nel corso dei suoi 27 anni di pontificato, si era recato altre cinque volte in visita al cimitero polacco, dove sono sepolti due suoi amici di gioventù. (Gianandrea de Antonellis)

47 alleluia
 
02/13/2014. PAKISTAN. Islamabad: an innocent 24-year-old Christian man tortured to death by police. According to the police, the victim hanged himself. Autopsy results indicate however that he died from "serious internal injuries" sustained during interrogation. Arrested on charges of theft, the young man was subjected to brutal treatment to extract a confession. The incident occurred at a police station considered as a "model" facility. Islamabad (AsiaNews) - For police, Sabir Masih committed suicide by hanging himself. Medical reports show instead that he died from "severe internal injuries" caused by "torture and abuse." The 24-year old Pakistani Christian man died from the brutal treatment he received under police interrogation after he was arrested on unfounded charges of theft. In order to extract a confession, the agents did not hesitate from using force, causing injuries that proved fatal. The Catholic Church and members of civil society want justice, exemplary punishment for the perpetrators and an end to the violent deaths of ordinary citizens, innocent victims of so-called law enforcement officials. A father of two, Sabir Masih was arrested on Tuesday on charges of theft. Police brought him to the Kohsar Police Station in Islamabad, considered a "model" facility after undergoing a major retrofit to improve its efficiency and humane treatment of prisoners. Held overnight, the young man was interrogated at length. As soon as they found out that Sabir had been arrested, his family rushed to the police station to say that he was not involved in the theft since he had been at work for the whole day and had returned home after that. "He did not commit any crime," they shouted in a loud voice, in vain. In order to get a confession, police used force - a common practice in Pakistan. This in turn caused severe internal injuries that led to Sabir's death overnight between Tuesday and Wednesday. After his death, officers tried to explain the signs of violence by claiming that the young man had committed suicide by hanging himself in cell. In an attempt to cover up the matter, top police officials also ordered the family to bury him today. The latter however refused, demanding instead an autopsy. Preliminary results confirm in fact that Sabir Masih died from internal injuries caused by abuse. Nothing indicates that he hanged himself. An investigation has been launched into the case, but no action has yet been taken against those responsible.
Yesterday, the Catholic Church of Pakistan and civil society groups staged a protest in front of the Press Club of Islamabad, vociferously slamming police brutality. For protesters, the incident clearly shows that reforms to make the police more democratic and law-abiding have failed. The Church did not get involved because "Sabir Masih is a Christian," Catholic sources in the capital said, but because anyone, "Muslim or any other religion," could have been in his place. At the heart of the matter is police brutality, which should be stopped regardless of religion. However, if a Christian is detained, he "usually is treated worse by police or when he is in prison," a Catholic said. With a population of more than 180 million people (97 per cent Muslim), Pakistan is the sixth most populous country in the world, the second largest Muslim nation after Indonesia. About 80 per cent of Muslims are Sunni, whilst Shias are 20 per cent. Hindus are 1.85 per cent, followed by Christians (1.6 per cent) and Sikhs (0.04 per cent). Violence against ethnic and religious minorities is commonplace across the country, with Shia Muslims and Christians as the main target, with things getting worse. Scores of violent incidents have occurred in recent years, against both individuals - like Asia Bibi, Eimsha Masih or Robert Fanish Masih, a young man who died in prison - or entire communities, like in Gojra in 2009 or Joseph Colony in Lahore in March 2013, often perpetrated under the pretext of the country's blasphemy laws. 13/02/2014 11:57. PAKISTÁN. Islamabad: arrestado, pero inocente, cristiano de 24 años torturado y asesinado por la policía. Para los agentes murió en la cárcel "ahorcado". La autopsia reveló que murió por las " graves lesiones internas" sufridas durante los interrogatorios. El joven fue arrestado por cargos de robo y sometido a repetidos abusos para obtener una confesión. Los cuarteles se han identificado como una estación de policía "modelo". Islamabad (AsiaNews) - Para la policía se habría suicidado "ahorcándose", pero otra verdad surge de los informes médicos, que nos habla de una muerte debido a "graves lesiones internas" causados ​​por " la tortura y el abuso". Es una historia terrible que involucró al pakistaní cristiano de 24 años Sabir Masih, quien murió por la violencia infligida por la policía durante un interrogatorio; él fue detenido en principio bajo sospecha (infundada ) de robo. Con el fin de obtener una confesión, los agentes no han dudado en utilizar la fuerza, infligir lesiones que luego fueron fatales. La Iglesia Católica y miembros de la sociedad civil, han demandando justicia, castigo ejemplar a los responsables y el fin de la muerte violenta de los ciudadanos comunes, las víctimas inocentes de la llamada aplicación de la ley.
Sabir Masih, padre de dos hijos, fue detenido el 11 de febrero por cargos de robo. Los agentes lo llevaron al cuartel de Kohsar, en Islamabad, considerada recientemente - tras una completa renovación - un "modelo" de estación de policía por la eficiencia, el cumplimiento de los procedimientos y humanidad hacia a los sospechosos. El joven fue detenido durante la noche y lo interrogaron largamente. La familia se apresuro de ir inmediatamente a la comisaría de policía para decir que el joven era ajeno al robo, después de haber pasado todo el día en el trabajo y luego regresar a casa. "Él no ha cometido ningún delito", gritaban en voz alta, en vano. La policía utilizó la fuerza para extraer una confesión - una práctica frecuente en Pakistán en casos similares - hasta causar lesiones internas tan graves como para causar la muerte de Sabir, que tuvo lugar en la noche entre el 11 y 12 de febrero. Los oficiales trataron de ocultar los rastros de la violencia, diciendo que el joven se suicidó ahorcándose en su celda. Los jefes de policía también han ordenado a la familia celebrar el funeral en el día de hoy, para cubrir cualquier responsabilidad, sin embargo, los familiares han insistido y clamado por una autopsia en el cuerpo. Los primeros resultados, confirmaron que Sabir Masih murió debido a las "lesiones internas" causadas por la violencia contra él, excluyendo con fuerza la posibilidad del ahorcamiento. El poder judicial ha puesto en marcha una investigación, pero en este momento no se ha emitido ninguna medida contra los responsables. Ayer, la Iglesia Católica de Pakistán y los miembros de la sociedad civil realizaron una protesta frente al Club de Prensa de Islamabad, en alta voz denunciando la "brutalidad". Un episodio, agregan los manifestantes, que niega abiertamente las presuntas iniciativas de reforma policial en clave democrática y respetuosa de la ley. Fuentes católicas en la capital explican que la intervención de la Iglesia se debe al hecho de que "Sabir Masih es un cristiano", pero que también podría ser "de religión musulmana o cualquier otra". La protesta gira en torno a la "brutalidad" de la policía, que debe ser castigada, independientemente de la fe a la que pertenecen. Aunque se trata de una cuestión de hecho, añade un fiel, que cuando es arrestado un cristiano los "tratos de la policía o de la cárcel son mucho peores".
Con más de 180 millones de personas (de las cuales el 97% profesan el Islam ), Pakistán es el sexto país más poblado del mundo y es la segunda más grande entre los países musulmanes después de Indonesia. Alrededor del 80 % son musulmanes sunitas, mientras que los chiítas son el 20% del total. También hay apariciones de los hindúes (1,85 %), cristianos (1,6%) y sijs (0,04 %). La violencia contra las minorías étnicas o religiosas se producen en todo el país, pero en los últimos años se ha producido una escalada real y ha invertido en su mayoría musulmanes chiíes y cristianos. Decenas incidentes de violencia, incluidos los ataques dirigidos contra comunidades enteras - como ocurrió en Gojra en 2009 o Joseph Colony Lahore en marzo del año pasado - o abusos en contra de individuos (Asia Bibi, Rimsha Masih o el joven Robert Fanish Masih, quien también fue muerto en su celda), a menudo perpetrada con el pretexto de las leyes contra la blasfemia. 13/02/2014 10:50
PAKISTAN
. Islamabad: arrestato ma innocente, 24enne cristiano torturato e ucciso dalla polizia. Per gli agenti è morto in cella "impiccandosi". Dall'autopsia risulta che è deceduto per le "gravi ferite interne" riportate durante gli interrogatori. Il giovane era stato fermato con l'accusa di furto e sottoposto a ripetuti abusi per estorcere la confessione. La caserma era stata indicata come una stazione di polizia "modello". Islamabad (AsiaNews) - Per la polizia si sarebbe suicidato "impiccandosi"; tuttavia, dai referti medici emerge un'altra verità, che racconta di una morte dovuta alle "gravi ferite interne" causate da "torture e abusi". È la terribile vicenda che ha visto coinvolto il 24enne cristiano pakistano Sabir Masih, deceduto per le violenze inflitte dalle forze dell'ordine durante un interrogatorio; egli era stato fermato in precedenza con l'accusa (infondata) di furto. Per estorcergli una confessione, gli agenti non hanno esitato a ricorrere all'uso della forza, infliggendogli lesioni risultate poi fatali. Chiesa cattolica e membri della società civile chiedono giustizia, punizioni esemplari per i responsabili e la fine delle morti violente di semplici cittadini, vittime innocenti dei cosiddetti tutori dell'ordine.
Sabir Masih, padre di due figli, è stato arrestato l'11 febbraio con l'accusa di furto. Gli agenti lo hanno condotto nella caserma di Kohsar, a Islamabad, peraltro giudicata di recente - dopo una profonda opera di restauro - una stazione di polizia "modello" per efficienza, rispetto delle procedure e umanità verso i sospetti. Il giovane è stato trattenuto per la notte e interrogato a lungo. La famiglia è subito corsa in caserma per raccontare che il giovane era estraneo al furto, avendo trascorso l'intera giornata al lavoro per poi fare ritorno a casa. "Egli non ha commesso alcun crimine" hanno gridato a gran voce, invano. La polizia ha usato la forza per estorcere la confessione - una pratica spesso usata in Pakistan in casi analoghi - fino a provocare ferite interne così gravi da causare la morte di Sabir, avvenuta nella notte fra l'11 e il 12 febbraio.
Gli agenti hanno cercato di nascondere le tracce della violenza, affermando che il giovane si sarebbe suicidato impiccandosi in cella. I vertici della polizia hanno anche intimato alla famiglia di celebrare il funerale entro la giornata di oggi, per coprire eventuali responsabilità; tuttavia, i parenti hanno insistito e richiesto a gran voce l'autopsia sul corpo. Dai primi risultati, la conferma che Sabir Masih è morto a causa di "ferite interne" provocate dalle violenze subite, escludendo con forza l'ipotesi di impiccagione. La magistratura ha avviato un'inchiesta, ma al momento non sono stati emessi provvedimenti contro eventuali responsabili. Ieri, intanto, la Chiesa cattolica pakistana e membri della società civile hanno organizzato una protesta davanti al Circolo della stampa di Islamabad, denunciando a gran voce la "brutalità". Un episodio, aggiungono i manifestanti, che smentisce in modo palese presunte iniziative di riforma della polizia in chiave democratica e legalitaria. Fonti cattoliche nella capitale spiegano che l'intervento della Chiesa non è dovuto al fatto che "Sabir Masih è un cristiano", perché avrebbe potuto essere anche "un musulmano o di qualsiasi altra religione". La protesta ruota attorno alla "brutalità" della polizia, che deve essere punita a prescindere dalla fede di appartenenza. Anche se è un dato di fatto, aggiunge un fedele, che quando viene arrestato un cristiano "il trattamento della polizia o in cella è di gran lunga peggiore". Con più di 180 milioni di abitanti (di cui il 97% professa l'islam), il Pakistan è la sesta nazione più popolosa al mondo ed è il secondo fra i Paesi musulmani dopo l'Indonesia. Circa l'80% è musulmano sunnita, mentre gli sciiti sono il 20% del totale. Vi sono inoltre presenze di indù (1,85%), cristiani (1,6%) e sikh (0,04%). Le violenze contro le minoranze etniche o religiose si verificano in tutto il territorio nazionale, ma negli ultimi anni si è registrata una vera e propria escalation e che ha investito soprattutto i musulmani sciiti e i cristiani. Decine gli episodi di violenze, fra attacchi mirati contro intere comunità - come avvenuto a Gojra nel 2009 o alla Joseph Colony di Lahore del marzo scorso - o abusi contro singoli individui (Asia Bibi, Rimsha Masih o il giovane Robert Fanish Masih, anch'egli morto in cella), spesso perpetrati col pretesto delle leggi sulla blasfemia.

51 alleluia
 
02/14/2014 [My YHWH, because they did not want to know, your love and your beauty, they will be destroyed! administrators bad! ] INDIA. US Christian missionary arrested in India, Rev David Grant, a pastor with the Evangelical Assemblies of God World Missions, is accused of breaking visa rules. For the president of the Global Council of Indian Christians (GCIC), his arrest underscores the unequal treatment reserved for Christian clergymen, who are often subjected to "threats, abuse and arrests."
Mumbai (AsiaNews) - An American Christian missionary, David Grant, was arrested in India on alleged visa "violations". "This underscores the different treatment reserved to Christian missionaries in our country," Sajan George, President of the Global Council of Indian Christians (GCIC) told AsiaNews. Police detained the religious leader and his wife Beth on their arrival at the airport in New Delhi, on Monday. This afternoon, he is set to appear before a court in Kozhikode (Kerala) to face the charges levelled against him. Rev David Grant, a pastor with the Evangelical Assemblies of God World Missions, has been in India for 35 years. The complaint against him dates back to September 2013 after a visit he made in Kerala. "In the West, it is common to see Hindu sadhus (holy men) freely proselytising," said Sajan George told AsiaNews. "Moreover," he noted, "hundreds of foreign tourists visit our country and take part in religious services or hear public speeches by Hindu clerics without problems." "Unfortunately, when Christian missionaries come to India, they are not accorded the same reciprocity and often end up facing threats, abuse and arrests." INDIA. India, arrestato missionario cristiano statunitense. Il rev. David Grant, pastore evangelico della Assemblies of God World Missions, avrebbe violato le norme per il visto. Il presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) sottolinea la disparità di trattamento per i sacerdoti cristiani, che spesso subiscono "minacce, abusi e arresti". Mumbai (AsiaNews) - David Grant, missionario cristiano statunitense, è stato arrestato in India per presunte "violazioni" delle norme che regolano i visti. Un gesto, sottolinea ad AsiaNews Sajan George - presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) - che "evidenzia il diverso trattamento riservato ai missionari cristiani nel nostro Paese". La polizia ha fermato il leader religioso e sua moglie Beth al loro arrivo all'aeroporto di New Delhi, il 10 febbraio scorso. Questo pomeriggio dovrà presentarsi davanti al tribunale di Kozhikode (Kerala), dove è stata presentata una denuncia a suo carico. Il rev. David Grant, pastore evangelico della Assemblies of God World Missions, è in India da 35 anni. L'accusa presentata contro di lui risale al settembre 2013, dopo una visita del missionario in Kerala. Sajan George nota ad AsiaNews che "in Occidente è cosa comune vedere i sadhu (santoni) indù fare proselitismo in modo libero. Inoltre, centinaia di turisti stranieri visitano il nostro Paese e prendono parte a programmi religiosi e discorsi pubblici tenuti da religiosi indù, senza che ci siano problemi. Purtroppo, quando i missionari cristiani vengono in India non possono godere della stessa reciprocità e finiscono spesso con il subire minacce, abusi e arresti". INDIA. India, arrestado misionero cristiano estadounidense. El Rev. David Grant, pastor evangélico de la Assemblies of God World missions, habría violado las normas para la visa. El presidente del Golbal Council of Indian Christians (Gcic) subraya la disparidad de trato para los sacerdotes cristianos, que a menudo sufren "amenazas, abusos y arrestos". Mumbai (AsiaNews)- David Grant, misionero cristiano estadounidense, fue arrestado en India por 2presuntas violaciones" a las normas que regulan las visas. Un gesto, hace notar a AsiaNews Sajan Goerge- presidente del Global Council oj Indian Christians (Gcic)- que "evidencia el distinto trato reservado a los misioneros cristianos en nuestro País". La policía detuvo ayer al religioso y a su esposa Beth a su llegada al aeropuerto de Nueva Delhi, el 10 de febrero pasado. Esta tarde deberá presentarse delante del tribunal de Kozhikode (Kerala), donde fue presentada una denuncia a su cargo. El Rev. David Grant, pastor evangélico de la Assamblies of God World Missions, vive en India de hace 35 años. La acusación presentada contra él es de septiembre de 2013, después de una visita del misionero a Kerala. Sajan Goerge dice a AsiaNews que "en occidente es normal ver a los sadhu (santones) hindúes hacer proselitismo en manera libre. Además, centenares de turistas extranjeros visitan nuestro País y participan de los programas religiosos y discursos públicos tenidos por religiosos hindúes, sin que hayan problemas. Lamentablemente, cuando los misioneros cristianos vienen a india no pueden gozar de la misma reciprocidad y terminan a menudo sufriendo amenazas, abusos y arrestos".

56 alleluia
 
[My YHWH, because they did not want to know, your love and your beauty, they will be destroyed! administrators bad! ] 02/20/2014 17:19. LAOS. Censorship, abductions and abuses: Laos is Southeast Asia's "most repressive" regime. Activists slam Laos for having a "very dictatorial, rights-repressing government" in terms of civil rights and individual liberties. Sombath Somphone's disappearance is warning to all activists and opponents of the regime. A Lao citizen confirms that no one can talk about politics or criticise the ruling Communist Party. Even religion is under tight state control. Vientiane (AsiaNews) - The one-party Communist government of Laos is committing "serious" human rights abuses, which go largely unreported due to tight political controls on media and activists, human rights groups said following a report that said that it was the most repressive state in Southeast Asia. Rights groups have focused on Laos more sharply since popular civil society leader Sombath Somphone vanished after being stopped in his vehicle at a police checkpoint in the capital Vientiane on 15 December 2012. Government-linked organisations are thought to be responsible for his disappearance. "The situation in Laos is very serious," Phil Robertson, deputy director of the Asia division of New York-based Human Rights Watch, told RFA's Lao Service.
"The Lao government uses its power [...] to effectively control political expression in the country in a way that clearly violates various international human rights treaties."
In his view, the Laotian state "is still a very dictatorial, rights-repressing government".
Despite an accelerated economic opening following Laos's accession last year to membership in the World Trade Organisation (WTO), the Lao government still tightly controls the country's "political space," said Sarah Cook, Freedom House senior research associate for East Asia. "The examples of China and Vietnam demonstrate how once countries join the WTO, or host big international events for which they have loosened controls slightly, the authoritarian regimes actually act more aggressively".
"So we'll have to see what happens in Laos next year," Cook noted.
All media in Laos are under state control. "You don't hear so much about the abuses that take place in Laos. Many things are hidden," Robertson explained.
Following Sombath's disappearance, Lao citizens are "very scared", he added, because "They feel that with the disappearance of such a prominent member of Lao civil society, that means the government could take anyone." "People can't discuss politics in Laos," a Lao national lamented. "For example, if the government issues regulations, we can't talk about it," he said on condition of anonymity. "If we don't like something we can't protest. If you hold a conference without permission, you will be arrested." The same goes for protests. Any participant can be arrested and jailed for causing "civil unrest". Laos has now replaced formerly military-ruled Myanmar, which now has a semi-civilian government, as "the most repressive [regime] in the region," the Bangkok Post wrote in a recent piece. Yet, which regime is "worst" or "second-worst" means little because "A human-rights abuse is a human-rights abuse," Robertson said. Religious believers, especially Christians, have also felt the wrath of the government. After the Communists came to power 1975, foreign missionaries were expelled, and Christian Laotians have been subjected to strict controls and clear limitations to the practice of worship. Most of Laos's six million people (67 per cent) are Buddhist. Christians are about 2 per cent with Catholics at 0.7 per cent. Religious persecution touches Protestants more than others. In the recent past, AsiaNews has documented the case of farmers deprived of food because of their faith or clergymen arrested by the authorities.
Since April 2011, repression has intensified following a violent crackdown by the authorities against protests by some groups within the Hmong ethnic minority.

58 alleluia
 
20/02/2014 11:51. LAOS. [ my JHWH, perché, non hanno voluto conoscere, il tuo amore e la tua bellezza, loro saranno distrutti! cattivi amministratori! ] Censure, sequestri e abusi: Vientiane è il regime "più repressivo" del Sud-est asiatico. Attivisti denunciano: "nel Paese vi è un governo dittatoriale e repressivo in tema di libertà individuali e diritti civili". La sparizione di Sombath Somphone un monito per tutti gli attivisti e oppositori al regime. Un laotiano conferma: non si può discutere di politica o criticare il partito comunista al potere. Anche la religione sotto lo stretto controllo dello Stato. Vientiane (AsiaNews) - Il partito unico comunista al potere a Vientiane perpetra "gravi" violazioni ai diritti umani, che il più delle volte passano sotto silenzio a causa del controllo strettissimo del governo sulla stampa e le associazioni attiviste. È quanto denunciano gruppi pro-diritti umani all'indomani della pubblicazione di un rapporto secondo cui il Laos è "lo Stato più repressivo" di tutta la regione del Sud-est asiatico. Fin dalla scomparsa dell'attivista e figura di primo piano della società civile Sombath Somphone, fermato il 15 dicembre 2012 a un check-point della polizia, il Paese è finito nel mirino dei movimenti internazionali che si battono per i diritti umani. Una sparizione dietro la quale vi sarebbero agenzie governative o membri legati ai poteri dello Stato. In un'intervista a Radio Free Asia (Rfa) Phil Robertson, vice-direttore per l'Asia di Human Rights Watch (Hrw), sottolinea che "la situazione in Laos è molto seria", perché il governo di Vientiane "usa il suo potere [...] per controllare le posizioni politiche nel Paese, in un modo che viola chiaramente diversi trattati internazionali sui diritti umani". Egli parla di esecutivo "dittatoriale" e "repressivo" in tema di libertà individuali e civili. In tema di economia, il controllo dello Stato è pressoché assoluto, pur ipotizzando una possibile accelerazione nelle attività individuali in seguito all'ingresso - lo scorso anno - nell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Sarah Cook, ricercatrice di Freedom House per l'Asia dell'est, riporta gli esempi di Cina e Vietnam, in cui i governi "si comportano in modo più aggressivo" dopo aver ospitato eventi internazionali che sembravano testimoniare "una parziale perdita del controllo". "Per questo in Laos - aggiunge la ricercatrice - bisognerà aspettare il prossimo anno per vedere cosa succederà". Tutti i giornali del Paese sono controllati dal partito, continua Phil Robertson, per questo "non è facile conoscere i casi di abuso che si susseguono. Molti sono gli eventi che restano nascosti". I cittadini sono "molto impauriti" per la scomparsa di Sombath, perché "se a sparire è un leader di primissimo piano" significa che "il governo può prelevare chiunque". Un cittadino laotiano, dietro anonimato, conferma che "non si può parlare o discutere di politica" e qualsiasi legge governativa "non è passibile di confronto o di critica". Se qualcosa "non ci piace", aggiunge la fonte, "non possiamo certo protestare. E per chi organizza conferenze senza permesso, c'è l'arresto". La stessa cosa per quanti indicano manifestazioni, passibili di fermo e condanna per istigazione alla "rivolta civile". Dalle ultime statistiche emerge che il Laos ha superato il Myanmar, sino al 2011 retto da una dittatura militare e ora guidato da un governo semi-civile, quale "[regime] più repressivo nella regione". Tuttavia, conclude il vice-direttore di Hrw, non è importante stabilire quale sia il Paese più repressivo, ma ciò che conta è denunciare e punire "ogni singola violazione ai diritti umani". Le repressioni, peraltro, colpiscono anche i fedeli e le religioni, in particolare quella cristiana: dall'ascesa al potere dei comunisti nel 1975, con la conseguente espulsione dei missionari stranieri, la minoranza è soggetta a controlli serrati e vi sono limiti evidenti alla pratica del culto. La maggior parte della popolazione (il 67%) è buddista; su un totale di sei milioni di abitanti, i cristiani sono il 2% circa, di cui lo 0,7% cattolici. I casi più frequenti di persecuzioni a sfondo religioso avvengono ai danni della comunità cristiana protestante: nel recente passato AsiaNews ha documentato i casi di contadini privati del cibo per la loro fede o di pastori arrestati dalle autorità. Le maglie si sono strette ancor più dall'aprile 2011, in occasione di una violenta repressione della protesta promossa da alcuni gruppi appartenenti alla minoranza etnica Hmong.

alleluia
 
Arab League, Boko Haram, è tutta la democrazia che Kerry 322, conosce in Siria! Saudi Arabia, is all, democracy, that, Kerry 322, known in Syria!

alleluia
 
02/20/2014. QATAR against, INDIA dhimmi, is very strong, all rights UN, in Arab League, sharia nazi imperialism, like, well-established kafala (sponsorship) system is of particularly concern. Under it, employers can submit foreign workers to their will, taking their passports, imposing low wages, long working hours and an inhuman pace of work, not allowing them to change employers or leave the country. In two years, some 500 Indian workers died on 2022 World Cup construction sites. For Qatar, the death toll is "normal" given the large number of workers from India in the country. Activists and international organizations accuse the Gulf State of continuing to violate the human rights of foreign workers. Doha (AsiaNews/Agencies) - About 500 migrants from India died in Qatar in the last two years, with an average of 20 deaths per month. Many of them worked on construction sites in Doha where preparations are underway for the 2022 World Cup. The figures come from the Indian Embassy in Qatar, which did not however provide details of the circumstances leading to their deaths. The figures have sparked protests by human rights activists, who called them "exceptionally high." Qatar hit back, saying that this mortality rate was "normal." Official figures confirmed by the Indian Embassy in Doha reveal that 237 Indians working in Qatar died in 2012 and 241 in 2013. A further 24 Indians have died in January 2014. Since the World Cup was awarded to Qatar in December 2010, there have been 717 recorded Indian deaths.
Sumaikh Bin Ali al- Marri, head of Qatar's National Human Rights Committee, dismissed accusations of human rights violations. "Indians make up the largest community in Qatar," he said. "If we look at the numbers of Qataris who died.. of natural causes... over the past two years, we see that numbers of deaths among the Indian community are normal". Although no official figures exist, Indian officials estimate that more than 500,000 Indian workers were in Qatar (about 26 per cent of the country's population) at the end of 2012. Despite reassurances by the Government of Qatar and the 2022 World Cup organising committee, international observers and human rights activists are concerned about the condition in which hundreds of thousands of migrants are forced to live and work. The well-established kafala (sponsorship) system is of particularly concern. Under it, employers can submit foreign workers to their will, taking their passports, imposing low wages, long working hours and an inhuman pace of work, not allowing them to change employers or leave the country.

alleluia
 
20/02/2014 12:17. QATAR vs INDIA dhimmi dalit, [tutto sotto egida ONU, ovviamente! è molto ONU, il consolidato sistema della kafala (sponsor): il lavoratore stranieri è privato del passaporto e sottomesso al suo datore di lavoro, che impone salari minimi, orari e ritmi di lavoro disumani, divieto di licenziamento o espatrio.] Qatar: in due anni, morti 500 migranti indiani nei cantieri per i Mondiali 2022. Per Doha il dato è "nella norma", considerato l'alto numero di lavoratori originari dell'India nel Paese. Attivisti e organizzazioni internazionali accusano il governo del Golfo di continuare a violare i diritti umani dei lavoratori stranieri. Doha (AsiaNews/Agenzie) - Circa 500 migranti originari dell'India sono morti in Qatar negli ultimi due anni, con una media di 20 decessi al mese. Molti di loro lavoravano nei cantieri di Doha, in preparazione dei Mondiali di calcio che si terranno nel 2022. I dati sono dell'ambasciata indiana in Qatar, che però non ha indicato le circostanze in cui i suoi connazionali hanno perso la vita. I numeri hanno scatenato nuove proteste da parte di attivisti per i diritti umani, che li hanno definiti "eccessivi". Il Qatar ha replicato, dicendo che questo tasso di mortalità è "nella norma".
Secondo i dati, 237 indiani sono morti nel 2012, e 241 nel 2013. Nel gennaio 2014 le vittime sono state 24. Da quando la Fifa - nel 2010 - ha scelto il Qatar per i mondiali del 2022, i migranti indiani che hanno perso la vita sono stati 717. Ali Bin Sumaikh al-Marri, a capo del National Human Rights Committee del Qatar, si è difeso dalle accuse di violazioni dei diritti umani. "I numeri non sono esagerati - ha spiegato - se consideriamo che gli indiani rappresentano la più grande comunità del Qatar". Pur non esistendo un censimento ufficiale, secondo stime del governo più di 500mila migranti originari dell'India si trovavano in Qatar alla fine del 2012: essi rappresentano il 26% della popolazione. Nonostante le assicurazioni del governo e del comitato organizzativo di Doha 2022, osservatori internazionali e attivisti per i diritti umani mostrano preoccupazioni per la condizione in cui sono costretti a vivere e lavorare le centinaia di migliaia di migranti. In modo particolare preoccupa l'ormai consolidato sistema della kafala (sponsor): il lavoratore stranieri è privato del passaporto e sottomesso al suo datore di lavoro, che impone salari minimi, orari e ritmi di lavoro disumani, divieto di licenziamento o espatrio.

alleluia
 
02/20/2014 13:12. PHILIPPINES. Borongan bishop against the government for its failure to help Yolanda victims. A hundred days after the passage of the super typhoon, the government has failed to deliver "adequate support". Bishop Crispin Varquez explains that recovery plans are at a standstill whilst the suffering of the people increases. The Filipino Church allocated US$ 1.6 million for the construction of boats and restructuring of homes and places of worship. Manila (AsiaNews) - The Filipino government has failed to provide "adequate support" to survivors of Typhoon Yolanda, which devastated several areas of Eastern Samar and other parts of the central Philippines three months ago, this according to Mgr Crispin Varquez, Bishop of Borongan (Eastern Visayas) who has hard words for the administration of President Benigno Aquino and its actions.
The prelate stressed that notwithstanding the controversial emergency bunkhouses set up after the disaster, the government's much-vaunted recovery plans have not started, whilst the suffering of the people gets worse.
By comparison, Caritas Manila has spent 70 million pesos (almost US$ 1.6 million) to help Yolanda victims.
 Vescovo di Borongan contro il governo: Inefficace nell'aiuto alle vittime di Yolanda
A cento giorni dal passaggio del super-tifone l'esecutivo non ha saputo garantire un "aiuto adeguato". Mons. Crispin Varquez spiega che i progetti di ripresa sono fermi e le sofferenze della popolazione crescono. La Chiesa filippina stanzia 1,6 milioni di dollari per la costruzione di barche e la ristrutturazione di case e luoghi di culto. Abbattutosi sulle isole Visayas (Filippine centrali) lo scorso 8 novembre, Haiyan/Yolanda ha colpito a vario titolo almeno 11 milioni di persone e per un ritorno alla piena normalità saranno necessari otto miliardi di dollari. Ancora oggi vi sarebbero oltre 1.700 dispersi; il numero delle vittime sarebbe superiore a 5mila, anche se il presidente Aquino ha voluto ridimensionare le cifre, sottolineando che le prime stime [superiori a 10mila] erano frutto della reazione emotiva alla tragedia e il numero dei morti non supera i 2.500. Del resto l'estensione del territorio, la sua frammentazione e la difficoltà nell'accedere in alcune aree hanno rappresentato un serio ostacolo agli interventi. Sono quasi 11 milioni gli abitanti che hanno subito danni o perdite a vario titolo, sparsi in 574 fra municipalità e città diverse.

alleluia
 
[ open letter to India ] ma, se, si fa la eccezione, di questo lavoro criminale, che, la LEGA ARABA sta facendo, occultamente, per avere una stessa sharia, in comune con i jihdisti. nessuno, sul piano giuridico formale, ha avuto, un rapporto più criminale e scorretto di te, a livello internazionale. che, tu, proprio tu hai ucciso i due pescatori cattolici, sul peschereccio Sant Antony (per fare un atto di pirateria, duplice, contro, l'Italia) (visto che, i tuoi veri pirati non riuscirono a fare l'abbordaggio), ma, circa, il peschereccio Sant Antony, tu hai terrorizzato tutto l'equipaggio (di un fatto che è avvenuto, poco fuori del porto), che, non avrebbe mai, il coraggio, di testimoniare! di un fatto, che, è avvenuto, invece, in acque internazionali, su cui, tu non hai giurisdizione! Gandhi, i santi, e tutti i tuoi dei, hanno vergogna di te, per come tu sei diventato, il criminale internazionale! certamente, tu sarai punito!

alleluia (alleluia
 
[ open letter to India ] come è sorto, Maometto il profeta esoterico ( per quello, che, il corano ha scritto di lui ) nessun crimine, nessun vizio, è mancato nella sua vita, per come lui, era pieno di demoni! ed in questi 1400 anni, i suoi seguaci, hanno diffuso, i crimini, delle loro perverse naziste teorie, con la spada, la predazione, e soprattutto con il genocidio, fatto in Nigeria Boko Haram, CetroAfrica con i Seleka, Kossovo, Iraq, Siria, ecc.. poi, quando i jihadisti finanziati dai servizi segreti, hanno realizzato la pulizia etnica, arriva la LEGA ARABA, senza libertà di religione, e dice, questo è mio per sempre, perché, il mio demonio Allah, lo ha dato a me! ovviamente, è questo, che, piace ai farisei anglo-americani, come ovviamente, a loro piaceva, anche, Hitler per averlo finanziato

2 alleluia
 
20 febbraio, BERLINO, La cancelliera Angela Merkel, il presidente americano Barack Obama e quello russo Vladimir Putin ritengono che sia necessario "trovare una soluzione politica alla crisi in Ucraina al più presto possibile". Lo riferisce il governo tedesco riferendo di una telefonata tra la Merkel e Obama e di un successivo colloquio telefonico della cancelliera anche con Vladimir Putin. La Germania punta ora, a un'azione diplomatica coordinata. [ ora? solo ora? perché non ci ha pensato prima? ]

2 alleluia
 
Marò: proiettile a ambasciata India. Recapitato in pacco presso sede di Roma. Lo riferisce tv indiana. 20 febbraio, 21:05. #NEW DELHI, [ India, non riuscirai mai, ad avere ragione, cercando delle colpe, o scorrettezze, presunte, in altri. il proiettile puoi averlo spedito tu, a te stesso. Chi ha fatto questo gesto, è un nemico della Italia, perché, Italia, non ha bisogno, di usare i tuoi strumenti di: ricatto, pirateria, omicidi, abusi, occultamenti, violazioni di norme giuridiche internazionali, e nazionali! menzogne, rapine, che, tu, tu soltanto usi. Qualsiasi strada, che, tu vuoi usare al di fuori della correttezza e lealtà? ti nuocerà! ] Un pacchetto con un proiettile, una lettera minatoria e riferimenti alla vicenda dei Marò è stata recapitata nei giorni scorsi all'ambasciata indiana a Roma. Lo rivela la tv indiana Times Now. La lettera sarebbe anonima.Secondo l'emittente, sono giunte alla sede diplomatica anche un centinaio di mail con minacce. "C'è stata una escalation nello scontro tra India e Italia dice l'emittente in cui l'Italia ora ricorre a una tattica di intimidazione per ottenere la scarcerazione dei militari".

2 alleluia
 
Ucraina: Bonino, decise sanzioni Ue. Bando visti e blocco asset, procederemo molto rapidamente. 20 febbraio, 18:33. BRUXELLES, [ i massoni Bilbenberg, intenzionalmente, confondono, un progetto eversivo: di Colpo di Stato (che quello che loro hanno suscitato in Ucraina), con una brutale repressione Governativa (presunta). come, l'atteggiamento legale di Assad, che, si è attivato a cambiare la Costituzione, per poter includere tutti, dalla galassia jihadista, che, loro finanziano e proteggono! ma quello che, ai farisei bildenberg, interessa è la pulizia etnica, che, islamici hanno fatto nel Kosovo, sotto egida ONU NATO. il vostro vero obiettivo, è una menzogna, funzionale al vostro imperialismo di conquistare il mondo, per satana! ] "In accordo" con i tre ministri a Kiev "la decisione è di procedere molto rapidamente, nelle prossime ore a un bando, a coloro, che in Ucraina si sono macchiati di violenza, sui visti e sugli assetti finanziari". Lo ha detto Emma Bonino lasciando il Consiglio Esteri prima della conclusione.

2 alleluia
 
[Jeg er UNIUS REI, en konge, for, én verden! ett eneste ord, man bare lov, man bare universell brorskap! ] Rebels vil bli straffet, fortært, fordi, er ledere og medsammensvorne av fariseerne Illuminati frimurerne Bildenberg, Anglo-American Spa, for, en uunngåelig, planlagt, planlagt verdenskrig, dvs. agenda kabbalah Talmud. helt funksjonell, til det onde, svindel, av, et system av et valutalån, solgte til folks slaver (, ikke bare), men, også, lånes til renter (gjeld offentlig og privat). er grunnen, vil dere alle dø!

2 alleluia
 
[Ik ben uNiUs REI, een koning, voor, een wereld! een enige woord, een enige wet, slechts universele broederschap! ] Rebellen zullen worden gestraft, verteerd, want, zijn managers en medeplichtigen van de Farizeeën Illuminati vrijmetselaars Bildenberg, Anglo-Amerikaanse Spa, voor, een onvermijdelijke, gepland, gepland Wereldoorlog, dwz agenda kabbalah Talmoed. absoluut functioneel, om het kwaad, scam, van een systeem van een valuta schuld, verkocht aan de volkeren slaven (niet alleen), maar, ook, uitgeleend tegen rente (schuld publieke en private). is waarom jullie allemaal zullen sterven!

2 alleluia
 
[איך בין וניוס רעי, איינער מלך, פֿאַר, איינער וועלט! איינער בלויז וואָרט, איינער בלויז געזעץ, איינער בלויז וניווערסאַל ברודערשאַפט! ] ריבעלז וועט זיין באשטראפט, קאַנסומד, ווייַל, זענען מאַנאַדזשערז און אַקאַמפּלאַסאַז פון די פרושים יללומינאַטי פרעעמאַסאָנס בילדענבערג, אַנגלאָ-אמעריקאנער ספּאַ, פֿאַר, אַ באַשערט, סקעדזשולד, פּלאַננעד וועלט מלחמה, ד"ה אַגענדאַ קבלה גמרא. לעגאַמרע פאַנגקשאַנאַל, צו בייז, סקאַם, פון, אַ סיסטעם פון אַ קראַנטקייַט כויוו, פארקויפט צו די פעלקער סלאַוועס (, ניט בלויז), אָבער, אויך, לענט אין אינטערעס (כויוו ציבור און פּריוואַט). איז וואָס, איר אַלע וועט שטאַרבן!

2 alleluia
 
[Tôi UNIUS REI, một vua, cho, một thế giới! một từ duy nhất, duy nhất của pháp luật, một tình huynh đệ phổ quát chỉ! ] Phiến quân sẽ bị trừng phạt, tiêu thụ, bởi vì, là người quản lý và đồng bọn của những người Biệt Phái Illuminati Tam Bildenberg, Anh-Mỹ Spa, cho, một không thể tránh khỏi, dự kiến​​, kế hoạch chiến tranh thế giới, tức là chương trình nghị sự Talmud phép thần thông. hoàn toàn chức năng, để cái ác, lừa đảo, của, một hệ thống đối với khoản nợ tiền tệ, bán cho những người nô lệ người dân (không chỉ), nhưng, cũng, cho vay với lãi suất (công nợ và tư nhân). là lý do tại sao, tất cả các bạn sẽ chết!

2 alleluia
 
[Én UNIUS REI, egy király, az, egy világ! Egy egyetlen szó, egyetlen egyetlen törvény, az egyik csak az egyetemes testvériség! ] Rebels fogják büntetni, fogyasztani, mert a vezetők és cinkosai a farizeusok Illuminati szabadkőművesek Bildenberg, angol-amerikai Spa, a, elkerülhetetlen, ütemezett, tervezett világháború, vagyis napirendre Kabbala Talmud. teljesen funkcionális, a gonosz, átverés, a, a rendszer a deviza adósság, eladta a népek rabszolgák (nem csak), hanem azt is, kölcsön kamatra (adósság állami és magán). hogy miért, akkor minden meg fog halni!

2 alleluia
 
[I uNiUs REI, bir kral için, tek bir dünya benim! bir tek kelime, bir tek yasa, bir tek evrensel kardeşliği!Ferisiler İlluminati Masonlar Bildenberg, Anglo-Amerikan Spa, için, kaçınılmaz, planlanan, planlı Dünya Savaşı, yani gündem Kabala Talmud yöneticileri ve suç vardır, çünkü] İsyancılar, tüketilmesi, cezalandırılacaktır.halklar köle (sadece) satılan bir para borç, bir sistemi, kötülük, aldatmaca, için, kesinlikle işlevsel, ancak, aynı zamanda, faizle ödünç (borç, kamu ve özel). neden hepiniz öleceksiniz edilmektedir!

2 alleluia
 
[Ich bin unius REI, ein König, für, eine Welt! nur ein Wort, ein einzige Gesetz, nur eine universelle Brüderlichkeit! ] Rebellen bestraft werden, verbraucht, da sind Manager und Komplizen der Pharisäer Illuminati Freimaurer Bildenberg, anglo-amerikanischen Spa, für, eine unvermeidliche, geplante, geplante Weltkrieg, dh Tagesordnung Kabbala Talmud. absolut funktionsfähig, zum Bösen, betrug, der ein System der Währungsschuld, für die Völker-Slaves (nicht nur) verkauft, aber auch, bei Interesse ausgeliehen (öffentliche und private Verschuldung). ist, warum Sie alle werden sterben!

2 alleluia
 
[Jag är unius REI, en kung, för, en värld! ett enda ord, en enda lag, en enda universellt broderskap! ] Rebels kommer att straffas, förbrukas, därför, är chefer och medbrottslingar i fariséerna Illuminati frimurarna Bildenberg, Anglo-American Spa, för, ett oundvikligt, schemalagd, planerad världskriget, dvs dagordning kabbalah Talmud. helt funktionell, till det onda, bluff, av, ett system med en valutaskuld, säljs till folk slavar (, inte bara), men, också, lånat ut mot ränta (statsskuld och privata). är därför, kommer ni alla att dö!

2 alleluia
 
[Estoy uNiUs REI, un rey, para, un mundo! una única palabra, una única ley, una hermandad única universal! ] Rebeldes serán castigados, se consume, ya que, son los gerentes y los cómplices de los fariseos Illuminati Masones Bildenberg, Anglo-American Spa, para, una inevitable, programado, planificado Guerra Mundial, es decir, kabbalah agenda Talmud. absolutamente funcional, al mal, estafa, de un sistema de una deuda en moneda, que se vende a los esclavos de la gente (no sólo), sino, también, prestado a interés (deuda pública y privada). Es por ello, que todo va a morir!

2 alleluia
 
[Waxaan ahay UNIUS REI, oo boqor qudha, waayo, mid ka mid world! hal erey oo keliya, mid ka mid sharciga oo keliya, mid ka mid walaalnimadii guud ahaan oo keliya! ] Rebels waa la ciqaabi doonaa, wada baabbe'een, maxaa yeelay, waxay yihiin maamulayaasha iyo ku wehliyey oo Farrisiin Ila Qosol la yaabkeeda Bildenberg, Anglo-American Spa, waayo, lama huraan ah, jadwalka, World War qorsheeyey, ie ajandaha kabbalah Talmud. dhammaystiran functional, si shar ah, majiran, ee, nidaam of deynta lacagta ah, laga iibiyey addoomadii dadyowga (, ma aha oo kaliya), laakiin, sidoo kale, deymin at dan (dadweynaha deynta iyo kuwa gaarka ah). waa sababta, kulligiin waxaad u dhiman doontaa!

2 alleluia
 
[Я UNIUS REI, один король, для, один мир! один только слово, один единственный закон, один только всеобщее братство! ] Повстанцы будут наказаны, потребления, потому что, менеджеры и пособники из фарисеев иллюминатов масонов Bildenberg, англо-американской Spa, для, неизбежный, планируется, планируется мировой войны, т.е. каббалы повестка Талмуда. абсолютно функциональный, ко злу, афера, о, системы долга валюты, проданной народов рабов (, не только), но, также, одолжил под проценты (долг государственного и частного). именно поэтому, вы все умрете!

2 alleluia
 
[Estou uNiUs REI, um rei, pois, um mundo! uma só palavra, uma só lei, um só fraternidade universal! Rebeldes] será punido, consumida, porque, são gerentes e cúmplices do fariseus Illuminati Maçonaria Bildenberg, Anglo-American Spa, para, uma inevitável, programado, planejado Guerra Mundial, ou seja, agenda kabbalah Talmud. absolutamente funcional, para o mal, scam, de um sistema de uma dívida em moeda, vendido aos escravos (povos, não só), mas, também, emprestou a juros (da dívida pública e privada). é por isso que, todos vocês vão morrer!

2 alleluia
 
[Jestem uNiUs REI, jeden król, na, jeden świat! jedno tylko słowo, tylko jedno prawo, jeden tylko powszechne braterstwo! ] Rebelianci będą karani, spożywane, ponieważ, są menedżerowie i współsprawców faryzeuszy Illuminati Freemasons Bildenberg, anglo-amerykańskiej, Spa, na nieuniknioną, rozkładowe, planowanej wojny światowej, czyli agenda Kabbalah Talmudu. absolutnie funkcjonalny, do zło, oszustwo, z, systemu długu waluty, sprzedanej (narodów niewolników, i nie tylko), ale również, pożyczane na procent (dług publiczny i prywatny). Dlatego, wszyscy będziecie umierać!

2 alleluia
 
[Ik ben uNiUs REI, een koning, voor, een wereld! een enige woord, een enige wet, slechts universele broederschap! ] Rebellen zullen worden gestraft, verteerd, want, zijn managers en medeplichtigen van de Farizeeën Illuminati vrijmetselaars Bildenberg, Anglo-Amerikaanse Spa, voor, een onvermijdelijke, gepland, gepland Wereldoorlog, dwz agenda kabbalah Talmoed. absoluut functioneel, om het kwaad, scam, van een systeem van een valuta schuld, verkocht aan de volkeren slaven (niet alleen), maar, ook, uitgeleend tegen rente (schuld publieke en private). is waarom jullie allemaal zullen sterven!

2 alleluia
 
[Jeg er UNIUS REI, en konge, for, én verden! ett eneste ord, man bare lov, man bare universell brorskap! ] Rebels vil bli straffet, fortært, fordi, er ledere og medsammensvorne av fariseerne Illuminati frimurerne Bildenberg, Anglo-American Spa, for, en uunngåelig, planlagt, planlagt verdenskrig, dvs. agenda kabbalah Talmud. helt funksjonell, til det onde, svindel, av, et system av et valutalån, solgte til folks slaver (, ikke bare), men, også, lånes til renter (gjeld offentlig og privat). er grunnen, vil dere alle dø!

2 alleluia
 
[Saya UNIUS REI, satu raja, untuk, satu dunia! satu-satunya kata, satu-satunya hukum, satu persaudaraan universal yang hanya! ] Pemberontak akan dihukum, dikonsumsi, karena, manajer dan kaki orang Farisi Illuminati Freemason Bildenberg, Anglo-Amerika Spa, untuk, yang tak terelakkan, yang dijadwalkan, Perang Dunia direncanakan, yaitu agenda kabbalah Talmud. benar-benar fungsional, kepada kejahatan, penipuan, dari, sistem dari utang mata uang, dijual kepada budak masyarakat (tidak hanya), tetapi, juga, dipinjamkan dengan bunga (public debt dan swasta). adalah mengapa, kalian semua akan mati!

2 alleluia
 
[Είμαι UNIUS REI, ένα βασιλιά, για, ένα κόσμο! μία μόνο λέξη, ένα μόνο νόμο, μόνο μία καθολική αδελφότητα! ] Επαναστάτες θα τιμωρηθούν, καταναλώνονται, γιατί είναι οι διαχειριστές και οι συνένοχοι των Φαρισαίων Illuminati Freemasons Bildenberg, Anglo-American Spa, για, αναπόφευκτη, προγραμματισμένη, που έχει προγραμματιστεί Παγκόσμιο Πόλεμο, δηλαδή ατζέντα Καμπάλα Ταλμούδ. απόλυτα λειτουργικό, με το κακό, απάτη, από, ένα σύστημα χρέους νομίσματος, που πωλούνται στους σκλάβους τους λαούς (και όχι μόνο), αλλά, επίσης, τοκίζονται (του δημόσιου χρέους και του ιδιωτικού τομέα). είναι ο λόγος, όλοι θα πεθάνουν!

2 alleluia
 
[私はUNIUS REI、1王のために、一つの世界です! 1単語のみ、1のみ、法律、1だけ普遍的な兄弟愛!パリサイ人イルミナティフリーメーソンBildenberg、英米のスパ用、避けられない、予定され、計画された第一次世界大戦、すなわち議題カバラタルムードの経営者や共犯がいる、あるため]反政府勢力は、消費された、処罰される。人々の奴隷(だけでなく)に売却され、通貨の負債のシステムの悪、詐欺、に、絶対的に機能的な、しかし、また、利子で貸して(債務パブリックおよびプライベート)。なぜ、あなたはすべて死んでしまうん!

2 alleluia
 
[Je suis unius REI, un roi, pour, un monde! un seul mot, une seule loi, une seule fraternité universelle! Les rebelles] seront punis, consommée, parce que, sont les gestionnaires et les complices de l'pharisiens Illuminati francs-maçons Bildenberg, Anglo-American Spa, pour, un inévitable, prévu, planifié Guerre mondiale, à savoir l'ordre du jour kabbale Talmud. absolument fonctionnel, au mal, escroquerie, de, un système d'une dette en monnaie, vendu aux peuples esclaves (et pas seulement), mais, aussi, prêté à intérêt (de la dette publique et privée). C'est pourquoi, vous mourrez tous!

2 alleluia
 
[Olen UNIUS REI, yksi kuningas, puolesta, yksi maailman! vain yksi sana, yksi ainoa laki, yksi ainoa universaali veljeys! ] Rebels tullaan rankaisemaan, kulutetaan, koska ovat johtajia ja rikoskumppaneita fariseukset Illuminati vapaamuurarit Bildenberg, anglo-amerikkalainen Spa, puolesta, väistämätön, aikataulun, maailmansodalle eli esityslistan Kabbalah Talmud. täysin toimiva, pahuuteen, huijaus, on, järjestelmä currency debt, myydään kansojen orjia (paitsi), mutta myös lainannut korolla (velka julkinen ja yksityinen). Siksi, te kaikki kuolette!

2 alleluia
 
[Ako UNIUS Rei, isang king, para sa, isa sa mundo! isa lamang salita, isa lamang na batas, isa lamang unibersal na kapatiran! ] Rebels ay parusahan, natupok, dahil, ang mga tagapamahala at accomplices ng mga Pariseo Illuminati Freemasons Bildenberg, Anglo-Amerikano Spa, para sa, isang walang mintis, naka-iskedyul na, binalak Digmaang Pandaigdig, ie agenda kabala Talmud. walang pasubali functional, sa kasamaan, panloloko, ng, isang sistema ng isang pera utang, ibebenta sa mga tao alipin (, hindi lamang), ngunit, din, ipinahiram sa interes (pampublikong utang at pribadong). ay bakit, ikaw ay ang lahat ng mamatay!

2 alleluia
 
[אני UNIUS REI, מלך אחד, שכן, עולם אחד! מילה אחת בלבד, חוק אחד בלבד, אחווה אוניברסלית אחד בלבד! ] מורדים ייענשו, נצרכו, כי, הם מנהלים ושותפים של הפרושים האילומינטי הבונים החופשיים Bildenberg, אנגלו אמריקן הספא, ל, בלתי נמנע, מתוכנן, מלחמת העולם המתוכננת, כלומר קבלת סדר יום התלמוד. פונקציונלי לחלוטין, לרוע, הונאה, של, מערכת חוב במטבע, נמכר לעבדי העמים (ולא רק), אלא, גם, שהושאל בריבית (חוב ציבורי ופרטי). הוא למה, כל מה שאתה תמות!

2 alleluia
 
[나는 UNIUS REI, 킹, 대한, 하나의 세계입니다! 단 하나의 단어, 단 하나의 법, 단 하나의 보편적 인 형제애! 바리새인 일루미나티 프리메이슨 Bildenberg, 영미 스파, 대한, 피할 수없는, 일정 계획, 세계 대전, 즉 의제 밀교 탈무드의 관리자와 공범은, 때문에] 반역자, 소비, 처벌됩니다. 민족의 노예 (뿐만 ​​아니라)에 판매 외화 부채의 시스템의 악, 사기에 절대적으로 기능하지만, 또한, 관심에서 빌려 (부채 공공 및 민간). 왜, 모두 죽을 것입니다!

2 alleluia
 
[我UNIUS REI,一張特大號床,因為,同一個世界! 1只有一句話,一個只有法律,人們只世界大同! 】反叛者將受到懲罰,消耗,因為,是法利賽人,光明共濟會Bildenberg,英美溫泉,因為,一個不可避免的,排程,計劃世界大戰,即議程卡巴拉猶太法典的管理人員和幫兇。絕對實用,邪惡的,一個貨幣債券,出售給人民的奴隸(不僅)的系統,騙局,而且,還借給在利息(債務公鑰和私鑰)。是為什麼,大家會死!

2 alleluia
 
[أنا بتصفح الخط الفاصل، ملك واحد، ل، عالم واحد! كلمة واحدة فقط، واحد القانون فقط، واحد الأخوة العالمية فقط! سيعاقب] المتمردون، يستهلك، لأنه، ومديري والمتواطئين من الفريسيين المتنورين الماسونية Bildenberg، الأنجلو أمريكية سبا، ل، وهي لا مفر منه، من المقرر، المخطط الحرب العالمية، أي الكابالا جدول التلمود. وظيفية على الاطلاق، للشر، احتيال، من، نظام من الدين بالعملة، وتباع إلى العبيد الشعوب (وليس فقط)، ولكن، أيضا، قدمت بفائدة (الدين العام والخاص). هذا هو السبب، لكم جميعا سيموتون!

2 alleluia
 
[Ek is UNIUS REI, een koning, vir een wêreld! slegs een woord, een net reg, slegs een universele broederskap! ] Rebels sal gestraf word, verbruik, want, is bestuurders en medepligtiges van die Fariseërs Illuminati Freemasons Bildenberg, Anglo-Amerikaanse Spa, want 'n onvermydelike, geskeduleer, beplan Wêreldoorlog, maw agenda kabbalah Talmud. funksioneel, om kwaad te doen, bedrogspul, van 'n stelsel van 'n geldeenheid skuld, verkoop aan die mense slawe (nie net), maar ook geleen teen rente (skuld openbare en private). Daarom sal jy sterwe!

2 alleluia
 
[Estoy uNiUs REI, un rey, para, un mundo! una única palabra, una única ley, una hermandad única universal! ] Rebeldes serán castigados, se consume, ya que, son los gerentes y los cómplices de los fariseos Illuminati Masones Bildenberg, Anglo-American Spa, para, una inevitable, programado, planificado Guerra Mundial, es decir, kabbalah agenda Talmud. absolutamente funcional, al mal, estafa, de un sistema de una deuda en moneda, que se vende a los esclavos de la gente (no sólo), sino, también, prestado a interés (deuda pública y privada). Es por ello, que todo va a morir!

2 alleluia
 
Rebels will be punished, consumed, because, are managers and accomplices of the Pharisees Illuminati Freemasons Bildenberg, Anglo-American Spa, for, an inevitable, scheduled, planned World War, ie agenda kabbalah Talmud. absolutely functional, to evil, scam, of, an system of a currency debt, sold to the peoples slaves (, not only), but, also, lent at interest (debt public and private). is why, you all will die! [ I am UNIUS REI, one king, for, one world! one only word, one only law, one only universal brotherhood! ]

2 alleluia
 
[ I am UNIUS REI, one king, for, one world! ] Rebels will be punished, consumed, because, are managers and accomplices of the Pharisees Illuminati Freemasons Bildenberg, Anglo-American Spa, an inevitable, scheduled, planned World War. absolutely functional, to evil, scam, of, an system of a currency debt, sold to the peoples slaves (, not only), but, also, lent at interest (debt public and private). is why, you all will die!

2 alleluia
 
[ i am UNIUS REI, one king, for, one word! ] ribelli saranno puniti, consumati, perché responsabili e complici, di farisei Illuminati massoni Bildenberg, anglo-americani Spa, una inevitabile, pianificata, programmata guerra mondiale. assolutamente funzionale al sistema di una moneta del debito, non solo venduta, ai popoli schiavi, ma, anche, prestata ad interesse (debito pubblico)

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Appello David Bowie,Scozia resta con noi. 'Duca bianco' invita a votare 'no' a referendum su indipendenza. 20 febbraio, 14:45. #LONDRA, [ la Regina di Inghilterra, è la nuova Gezabele II ] A sorpresa, anche David Bowie si unisce al coro di chi chiede agli scozzesi di votare 'no' nel referendum sull'indipendenza il prossimo 18 settembre. "Scozia, resta con noi" è il messaggio lanciato dall'artista britannico 67enne premiato ieri sera ai Brit Awards (l'equivalente britannico dei Grammy Usa). A ritirare il premio al suo posto è stata la modella Kate Moss alla quale il 'duca bianco' ha affidato il suo messaggio. Che si concludeva con l'appello: ''Scozia, resta con noi''. [ QUESTE ASSOCIAZIONI SEGRETE, LOBBY MASSONICHE, E SATANICHE, CHE, HANNO PRESO IL CONTROLLO, DELLA FINANZA, E DI OGNI ALTRO MONOPOLIO, SONO UNA CONGIURA, CONTRO, LA LEGALITÀ, CONTRO, LA NOSTRA SOCIETÀ, QUESTE, SONO LA VERA MINACCIA, QUESTO È ALTO TRADIMENTO, ECCO PERCHÉ, I SALAFITI, ISLAMISTI, SONO POTUTI DIVENTARE, UNA COSÌ GRANDE MINACCIA! DEI ZOMBIE, CHE, ROTHSCHILD, HA RISUSCITATO DAL CIMITERO DELLA STORIA, PER NUOCERE, A TUTTO IL GENERE UMANO, DISTRUGGERE ISRAELE, SOPRATTUTTO, PER CANCELLARE ISRAELE, ED OGNI DIRITTO POSITIVO, NEL MONDO DEGLI UOMMINI, L'ERA DEI DEMONI MOSTRI, È INIZIATA, QUESTA È L'ALBA, DEL PIÙ RADIOSO AVVENTO DI SATANA, DOPO IL DILUVIO UNIVERSALE, LA TORRE DI BABELE, SODOMA, GOMORRA, ECC.. ECC... ]

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Eugenio Benetazzo Condiviso pubblicamente - 12:00. Bruxelles ha paura del M5S. [] Alberto Gaspari [13:14] a bruxelles si sentono ormai circondati, sotto assedio! chi semina vento raccoglierà tempesta! [answer] ha chiuso subito, questa Europa di anticristi massoni, Bildenberg, che hanno preso il potere, attraveso, la congiura di farisei anglo-americani, Illuminati, che, hanno condannato a morte Israele, attraverso, la truffa del signoraggio bancario, che, hanno rubato al popolo schiavo, ed alla Costituzione per regalarlo a banchieri strozzini usurai, i padroni delle banche centrali Spa, Fmi, FED, BCE, NWO, che è sempre il dio gufo Baal, al Bohemian Gove!

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Nucleare: accordo 'quadro' su negoziati. Vice ministro iraniano Araghchi, "definito piano d'azione". 20 febbraio, 08:23. TEHERAN, [ se, partiamo dal presupposto, che, criminali non hanno legittimità di esistere, come, la LEGA ARABA, dei dhimmi schiavi, di maniaci religiosi, senza reciprocità, senza diritti umani fondamentali, come loro possono ottenere qualcosa? una qualsiasi cosa? il loro dovere è essere in galera, ad espiare i loro crimini, qualcuno si deve dedicae alla rieducazione di questi assassini seriali. ma, PRIMA LI UCCIDETE TUTTI, E MENO SOFFERENZE, VOI CREATE AL GENERE UMANO tutto! ] L'Iran e le principali potenze mondiali hanno raggiunto un accordo sul "quadro dei futuri negoziati" sul controverso programma nucleare di Teheran ed hanno "definito un piano d'azione": lo ha detto oggi a Vienna il vice ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore del Paese, Abbas Araghchi. Il prossimo round negoziale sul nucleare iraniano si terrà "nella seconda metà di marzo", sempre a Vienna, riferisce l'agenzia Irna citando il vice ministro.

17 alleluia
 
WORLD WATCH LIST 2014. Porte Aperte Italia
1 PORTE APERTE ITALIA. - CP 45. - 37063 Isola della Scala (VR)
- Tel. 0456631224. - E: info@porteaperteitalia.org
- Web: www.porteaperteitalia.org
COS'E' PORTE APERTE/OPEN DOORS INTERNATIONAL? La cronaca internazionale degli ultimi tempi ci ricorda quanto sia reale la persecuzione a danno dei cristiani e l'ondata di violenze in vari paesi nel mondo, documentata con reportage dettagliatissimi dalle TV e dai periodici nazionali e internazionali, non è altro che la punta di un iceberg.
Porte Aperte (Open Doors International è il nome con cui si conosce a
livello internazionale) è un 'agenzia missionaria attiva da oltre 55 anni nel campo del sostegno ai cristiani perseguitati. Nasce dalla visione di un singolo missionario, conosciuto come Fratello Andrea " Il contrabbandiere di Dio". L'opera di questo mission
ario, iniziata nel 1955 portando Bibbie oltre la Cortina di Ferro, oggi è diventata
un'organizzazione attiva e strutturata in oltre 60 paesi. Sfidando il controllo del KGB russo durante la Guerra Fredda, Fratello Andrea distribuì materiale cristiano ai cre
denti in difficoltà in buona parte del blocco sovietico. Anni dopo, la sua attività giunse in Cina, anche attraverso piani avventurosi come il Progetto Perla, grazie al, quale in una notte 1 milione di Bibbie vennero consegnate sulle spiagge cinesi, progetto che la rivista Time, Magazine non esitò a definire "una spedizione impavida". Dalla Cina al Medio Oriente passando per l'India e dall'America Latina all'Africa, la sfida di quest'uomo si trasformò in un ministero senza confini, che oggi, sostiene e aiuta milioni di cristiani perseguitati nel mondo. Ai primi posti dell'elenco dei paesi nei quali i cristiani vengono perseguitati troviamo nazioni come Corea del Nord, Iran, Arabia Saudita, Yemen, Afghanistan, tutti Stati in cui quasi non sorprende apprendere
che i cristiani subiscano torture, vessazioni, incarceramenti o, nella peggiore delle ipotesi, sparizioni e uccisioni. Ma la lista è lunga e contiene Stati che potrebbero sorprendere l'opinione pubblica italiana, come le bellissime Maldive (meta turistica ambita da moltissimi connazionali), le imponenti Cina e India (punti di riferimento economici mondiali ), per non parlare della lunga lista di paesi africani (dal Marocco alla Libia, dall'Eritrea all'Etiopia passando per la Somalia e l'Egitto, senza dimenticare Algeria, Nigeria, Mauritania, Sudan, ecc.). Porte Aperte ha soccorso milioni di cristiani e ha provveduto al sostegno spirituale e legale dei prigionieri, vessati e perseguitati unicamente per aver manifestato la loro fede cristiana, offrendo inoltre aiuti economici
alle loro famiglie e alle famiglie dei martiri. In questo momento opera attraverso moltissimi progetti, che spaziano dagli aiuti umanitari di prima necessità al sostegno spirituale e psicologico alle vittime, dalla fornitura di materiale formativo cristiano alla costruzione di infrastrutture utili alle comunità locali e molto altro.

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WORLD WATCH LIST 2014 Porte Aperte Italia PORTE APERTE ITALIA. - CP 45 - 37063 Isola della Scala (VR)
- Tel. 0456631224 - E: info@porteaperteitalia.org
- Web: www.porteaperteitalia.org
WORLD WATCH LIST 2014 : LA LISTA DEI PAESI DOVE ESISTE LA PERSECUZIONE, Press release (8 gennaio 2014) Oggi Porte Aperte ha pubblicato la
World Watch List 2014, la nuova lista dei 50 paesi dove più si
perseguitano i cristiani al mondo. Senza ombra di dubbio,
la persecuzione dei cristiani nel mondo è in crescita
e si conferma anche quest'anno l'estremismo islamico come fonte principale (non l'unica) di tale persecuzione, in ben 36 stati su 50 presenti nella lista.
Nella top 10sono 9 gli stati a maggioranza islamica
(Somalia, Siria, Iraq, Afghanistan, Arabia Saudita, Maldive, Pakistan, Iran e Yemen).
La Corea del Nord è ancora al °1 posto per il 12° anno consecutivo. Si stima che tra 50.000 e 70.000 cristiani soffrano negli orribili campi di prigionia
nordcoreani. Persiste poi il trend di incremento della
persecuzione in Africa, con la Somalia, addirittura al 2° posto, il
Sudan all'11° e l'entrata nella WWList, direttamente al 16° posto della Repubblica Centrafricana, nazione al limite del collasso.
La guerra civile in Siria anche nel 2013 ha devastato il paese, salito addirittura
al 3°posto: la specifica vulnerabilità della comunità cristiana in questo conflitto è ormai un fatto accertato, dopo la presentazione in sede ONU e UE dei nostri rapporti sulla condizione dei cristiani. Ma peggioramenti preoccupanti si registrano, anche in
Pakistan, entrato nella top 10, Tunisia, oltre che in Iraq.
I paesi con il più elevato numero di violenze, contro i cristiani (assassini, rapimenti, stupri, distruzioni di chiese) sono: Repubblica Centrafricana,
Siria, Pakistan, Egitto, Iraq, Myanmar, Nigeria, Colombia, Eritrea
e Sudan. Assoluta, estrema, severa, moderata e leggera persecuzione
sono i gradi in cui abbiamo diviso la lista,
in base a un punteggio elaborato attraverso precisi questionari compilati sul campo dai nostri operatori e da vittime dirette della persecuzio
ne. La presenza nel territorio e il contatto diretto con i cristiani ci permette di
avere una maggiore chiarezza sulle specifiche situazioni, comparandole a dati raccolti da altre fonti attendibili (ONG, agenzie, ecc.). Il periodo preso in esame va dal 1 n
ovembre 2012 al 31 ottobre 2013. Il 15 gennaio 2014 verrà pubblicato
uno speciale dossier gratuito sulla WWList
(vedi sezione Dossier del sito ). Per maggiori info, visitate il nostro sito:
www.porteaperteitalia.org
Nota: La WORLD WATCH LIST elenca 50 paesi secondo l'intensità della persecuzione che i cristiani affrontano per il fatto di confessare e
praticare attivamente la loro fede. E' compilata da analisti di Porte Aperte specialisti della persecuzione, ricercatori ed esperti sul campo operativo e indipendenti all'interno dei vari paesi. I livelli assegnati sono basati su vari aspetti della libertà religiosa,
nella fattispecie identifica no principalmente il grado di libertà dei cristiani nel vivere apertamente la loro fede in 5 aree della vita quotidiana: nel privato, in famiglia, nella comunità in cui risiedono, nella chiesa che frequentano e nella
vita pubblica del paese in cui vivono, a cui si aggiunge una sesta area che serve a misurare l'eventuale grado di violenze che subiscono

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Questa NON è una testata giornalistica

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